Il Vittorio Veneto-Salvemini di Latina guarda al futuro: presto nuovi corsi e laboratori

Il Vittorio Veneto-Salvemini di Latina guarda al futuro: presto nuovi corsi e laboratori
di Francesca Balestrieri
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Domenica 29 Novembre 2020, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 15:47

Nonostante abbia riacquisito l’autonomia solo quest’anno, il Vittorio Veneto Salvemini di Latina è il miglior istituto tecnico economico della provincia di Latina secondo l’indagine Eduscopio della fondazione Agnelli. I ragazzi riescono a trovare un lavoro in linea con quando studiato entro due anni o a proseguire l’università riuscendo, nella gran parte, a superare tutti gli esami del primo anno.

La nuova dirigente scolastica, la professoressa Marina Rossi spiega il perché di questi buoni risultati: “Il metodo e la programmazione portati avanti in questi anni sono risultati molto buoni. I docenti mettono impegno e professionalità in quello che fanno ogni giorno perché è importante sottolineare che la scuola non è solo didattica, ma anche formazione educativa e sociale”. Oltre a questo, uno sguardo particolare bisogna lanciarlo alla parte dei laboratori e dell’alternanza scuola lavoro: “In questi anni è stata messa in campo un’ottima programmazione in questo campo. Abbiamo avuto progetti che si sono sviluppati anche all’estero e che hanno avvicinato gli studenti al mondo del lavoro, anche grazie a stage alla Camera di Commercio o in aziende del territorio. In un caso, un ragazzo che ora frequenta il quinto, è già stato selezionato per un lavoro subito dopo il diploma. E questo ovviamente non può che farci piacere. Purtroppo il Coronavirus ha fermato molti dei progetti in cantiere perché ovviamente non è possibile frequentarli. I ragazzi avrebbero dovuto iniziare quello presso l’Inps e all’Agenzia delle Entrate e avevamo pronto anche un progetto con la Bulgaria a cui purtroppo abbiamo dovuto rinunciare”, spiega la dirigente.

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Molto importante la rete che si è creata, oltre che con le aziende e gli Enti, anche con l’Università: “Abbiamo molte convenzioni con Sapienza che partecipano direttamente ai nostri progetti.

Proprio proprio giorni fa abbiamo tenuto un incontro virtuale con un docente dell’università di Pisa. L’obiettivo è vivacizzare la didattica per creare curiosità e innamorarsi delle materie”. Ma che scuola ha trovato quando è arrivata a Latina? “Dal punto di vista didattico molto ben organizzata, quello amministrativo ovviamente aveva qualche carenza perché finora c’è stata una reggenza. Devo dire però che i vice, che ho confermato sono molti attivi e propositivi, che è quello che ci vuole per far funzionare bene una scuola”.

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Ovviamente la spinta alle iscrizioni è arrivata anche dai nuovi corsi che la dirigente Marina Rossi spera di implementare: “Abbiamo acquistato molti materiali come per esempio la stampante 3d e con la società La.B (che occupa la donne vittime di violenza) abbiamo attivato la lavorazione del pellame di bufala di risulta. In questo senso stiamo cercando anche altre aziende estere che utilizzano scarti di produzione per avviare una collaborazione grazie all’Erasmus Plus”.

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E le idee per il futuro sono diverse: “Abbiamo chiesto, ma questo probabilmente accadrà nei prossimo anni, di poter essere anche un istituto professionale dove, legato all’indirizzo moda, vorremmo inserire un corso per gli operatori dello spettacolo. E’ già partito invece un progetto sulle paludi per costruire la storia dell’identità pontina. Usciremo con 4 corti fatti dagli stessi ragazzi e insieme a noi, che siamo la scuola capofila, ci sarà anche il Manzoni e due istituti comprensivi. Per questo progetto abbiamo vinto un bando e dunque la lavorazione è già in corso”.

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