Il lupo è tornato nel Parco Nazionale del Circeo, avvistati alcuni esemplari

Il lupo è tornato nel Parco Nazionale del Circeo, avvistati alcuni esemplari
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Giovedì 22 Aprile 2021, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 12:09

Il lupo è tornato anche nel Parco Nazionale del Circeo. Una bellissima notizia che è stata comunicata in occasione della Giornata della Terra. Sta tornando ad occupare molte delle zone da cui era scomparso a causa della persecuzione diretta da parte dell'uomo. Da circa un anno si registrano avvistamenti di alcuni esemplari anche all'interno del territorio del Parco Nazionale del Circeo. Un ritorno spontaneo, che si inserisce nella naturale espansione della specie in Italia e che può favorire il ripristino degli equilibri biologici. La foto è stata pubblicata oggi sul sito del Parco nazionale ed è stata scattata nell'ambito del progetto Ispra sul monitoraggio della presenza dei lupi nelle aree protette a livello nazionale.


«Un ritorno spontaneo, che si inserisce nella naturale espansione della specie in Italia e che può favorire il ripristino degli equilibri biologici» si legge nella nota dell'Ispra. «Per la prima volta da quando il lupo è stato protetto, le istituzioni nazionali uniscono le forze per fotografarne distribuzione e consistenza contemporaneamente dalle Alpi alla Calabria - spiegano gli esperti -  utilizzando disegni di campionamento e protocolli standardizzati avanzati, messi a punto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Il Ministero dell'Ambiente ha dato mandato a ISPRA di produrre una stima aggiornata della distribuzione e consistenza del lupo a livello nazionale. Per rispondere a questa sfida ambiziosa, ISPRA ha creato un gruppo di lavoro altamente specializzato, che coinvolge zoologi e genetisti, e ha attivato una collaborazione con Federparchi Europarc Italia (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali) e con il progetto LIFE WolfAlps-EU». 

«Il lupo è una delle specie più conosciute in Italia, ma anche una delle più elusive e difficili da studiare - spiega Piero Genovesi, responsabile del Servizio Coordinamento Fauna Selvatica dell’ISPRA - Tutti i progetti finora attivati su questo carnivoro hanno avuto carattere locale e circoscritto nel tempo, limitando la possibilità di produrre una stima accurata a livello nazionale; per poter produrre una stima aggiornata e accurata abbiamo creato il Network lupo coinvolgendo tutti gli enti territoriali, partendo da Regioni e Parchi Nazionali, quaranta associazioni tra cui Wwf, Cai, Legambiente, Lipu, Aigae ed abbiamo attivato una collaborazione con i Carabinieri Forestali». Qui i particolati del progetto: monitoraggio-nazionale-del-lupo

«Da ottobre 2020 - spiega l'Ispra - si stanno raccogliendo dati di campo basandosi su protocolli operativi omogenei, perlustrando percorsi prestabiliti in circa 1.000 celle di dieci chilometri quadrati distribuite sull'intero territorio nazionale; la fase di raccolta dati finirà a marzo 2021 e i risultati del monitoraggio nazionale saranno quindi resi pubblici nei prossimi mesi e illustrati in modo dettagliato, al fine di fornire una base di conoscenza scientifica credibile e trasparente».

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