I dati del Centro Donna Lilith: una sola casa rifugio non basta

I dati del Centro Donna Lilith: una sola casa rifugio non basta
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 10:50

Un numero che fa venire i brividi, drammatico: sono 98 le donne che dall'inizio dell'anno, fino al 30 giugno scorso, si sono rivolte al Centro Donna Lilith, su 117 contatti telefonici intercorsi con le operatrici. E' questo il primo dato emerso ieri mattina durante la visita della sindaca Matilde Celentano e dell'assessore ai Servizi sociali Michele Nasso nella sede di via Farini. Insieme a loro la dirigente del settore, Emanuela Pacifico. Sono stati ricevuti dalla presidente del centro antiviolenza Francesca Innocenti che ha relazionato sulle attività in corso, mettendo in risalto l'importanza della rete istituzionale a protezione delle donne vittime di violenza. Tra i dati forniti dalla presidente è emersa l'insufficienza di una sola casa rifugio. Nei primi sei mesi di quest'anno è stato sottolineato sono stati ospitate nella struttura protetta sei donne con sei minori: «Venticinque i contatti non andati a buon fine a causa della piena capienza delle struttura o per nuclei troppo numerosi».

«Si tratta di un servizio da potenziare ha affermato l'assessore Nasso - E per questo ci faremo parte attiva presso la Regione Lazio affinché il finanziamento già programmato possa essere messo in campo per l'apertura di una nuova casa rifugio a Cisterna, a beneficio dell'intero territorio provinciale».
Il Centro, accreditato dalla Regione Lazio, è punto di riferimento in ambito sovra-distrettuale. A Latina gestisce, oltre alla sede di via Farini, una casa rifugio, l'unica in provincia, con sette posti letto, e due strutture per l'ospitalità in semiautonomia a Latina Scalo. Ad Aprilia e Priverno gestisce altri due centri antiviolenza e tre sportelli antiviolenza a Cori, Cisterna e Sermoneta.
Durante la visita, il sindaco Celentano e l'assessore Nasso hanno potuto conoscere i diversi ambienti a protezione delle donne e apprezzare la biblioteca di genere. Si tratta del progetto Filo di Arianna, con testi che vanno dal delitto del Circeo ad oggi. Presente, oltre la sala di ascolto, anche una emeroteca e un archivio documentale, e uno spazio dedicato all'informazione e divulgazione delle attività del centro.
Nel corso della visita guidata all'interno della struttura, la presidente Innocenti ha segnalato la necessità che il Comune di Latina riprenda centralità nella rete territoriale, da cui è assente dal 2007. Un appello subito accolto dal sindaco Celentano: «Saremo presenti con un nostro rappresentante. Individueremo quanto prima la figura più idonea e con la necessaria sensibilità all'argomento della violenza di genere. Il Comune di Latina parteciperà ai tavoli territoriali, a cui sarà presente la Regione Lazio, anche per contribuire all'aggiornamento dei protocolli da seguire in questo delicato ambito».
 

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