I beni del Consorzio agrario all’asta: si parte con Latina, 3,1 milioni per i lotti al Piccarello

I beni del Consorzio agrario all’asta: si parte con Latina, 3,1 milioni per i lotti al Piccarello
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 27 Aprile 2018, 10:36
C’era una volta un territorio a vocazione agricola. Forse c’è ancora, ma uno dei segni evidenti della crisi che ha colpito il settore è la vendita all’asta dei beni del Consorzio agrario. La crisi, certo, ma anche una gestione tutt’altro che efficiente. Al punto che il Consorzio è stato inserito in una procedura di «liquidazione coatta amministrativa» e ora vende i suoi beni per fare cassa. Inevitabile. Nonostante a novembre 2014 si parlasse ancora di rilancio, con l’avvento alla guida del Consorzio di Ugo Nardini: «Ha le carte in regola per riavere in breve tempo la fiducia dell’intero mondo agricolo ponendosi come punto di riferimento». C’era un commissario fino a qualche giorno prima e si sapeva che l’impresa sarebbe stata difficile, se non impossibile. Così si è arrivati alla liquidazione e all’affidamento al notaio Lucio Nastri di vendere due lotti. Sono quelli che si trovano in zona Piccarello, su via Monti Lepini, non distanti dal Mol, il mercato ortofrutticolo.

La vendita, senza incanto - quindi con la presentazione di offerte in busta chiusa e l’aggiudicazione alla migliore - avverrà il 20 giugno nello studio del notaio. Il primo lotto è rappresentato da due edifici commerciali con locale vendita, depositi e magazzino, uffici e servizi con corte della superficie di 9.320 metri quadrati e un fronte stradale di 57 metri. Il prezzo di partenza è pari a 1 milione 750.493,50 euro. Il secondo lotto - con un piccolo accesso sulla Monti Lepini - è sul retro del primo ed è costituito dai quattro edifici commerciali con locali vendita, depositi e magazzino al loro interno più un locale destinato a deposito di carburanti e una cabina elettrica. Si tratta di 11.670 euro tra superficie coperta e scoperta e il prezzo di partenza è fissato in 1 milione 350.280 euro. Per entrambi, quindi, servono poco più di 3,1 milioni di euro. Quegli immobili e terreni (ma altri sono in vendita ad Aprilia) hanno una destinazione principalmente commerciale, ci saranno interessati? Si vedrà il 19 giugno, quando scadranno i termini per presentare le offerte. Per la partecipazione si dovrà formalizzare un’offerta contenente i dati identificativi del soggetto, il prezzo offerto e un assegno circolare intestato alla procedura per l’importo pari al 20% del prezzo offerto a titolo di deposito cauzionale. Nel caso di pari offerte, si procederà a una gara al rialzo con aumenti non inferiori a 10.000 euro.
La storia del Consorzio agrario finisce così. Mestamente.
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