Formia, tentano di rapire una bimba di 7 anni: la vicina di casa li mette in fuga. Verifiche sulle dichiarazioni dei genitori

Formia, tentano di rapire una bimba di 7 anni: la vicina di casa li mette in fuga. Verifiche sulle dichiarazioni dei genitori
di Sandro Gionti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Agosto 2023, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 07:41

Ci sono molti aspetti da chiarire nella vicenda della bambina di sette anni, che sarebbe stata avvicinata nella tarda mattinata di domenica da tre giovani, forse nordafricani, a bordo di una utilitaria grigia in via Palazzo Condotto, nel quartiere formiano di San Pietro, a Formia, poi allontanatisi velocemente con la stessa vettura alle grida della bambina ed all'accorrere di una signora vicina di casa.

Scappano dal ristorante senza pagare il conto, il video finisce online: «La gente ci odia, ma avevamo un buon motivo»

Il padre della bambina

Gli agenti del commissariato di polizia di Formia, cui è stata presentata dai genitori della bimba una denuncia contro ignoti, stanno conducendo una serie di minuziosi accertamenti - anche attraverso la visione di alcuni filmati di telecamere di videosorveglianza esistenti nella zona, poco distante dall'Istituto comprensivo "Pasquale Mattej" - per cercare di ricostruire gli esatti contorni della nebulosa vicenda.
Il padre della bimba, che è beneficiario del reddito di cittadinanza e si era trasferito recentemente in Campania, sarebbe stato visto in compagnia della figlia poco tempo prima del movimentato episodio.
Dov'era al momento in cui sono avvenuti i fatti? E la madre dove si trovava? La polizia ha ascoltato attentamente i genitori della bambina, oltreché la vicina di casa, che, vedendo dal balcone della propria abitazione la bimba gridare mentre i tre uomini di colore sembravano volerla convincere a salire sulla loro auto, è intervenuta sgridando il terzetto e costringendolo ad allontanarsi rapidamente con l'auto dalla zona.

Dalla visione (poco chiara) delle telecamere non sarebbe stato possibile risalire alla targa dell'auto. Si indaga sui rapporti in seno alla famiglia della bimba e si cerca di capire perché fosse da sola la piccola, che, al momento dell'accaduto, sembra stesse dirigendosi verso l'attività commerciale del nonno, poco distante.
Gli inquirenti non trascurano alcuna ipotesi, mentre sembra debole quella del tentativo di sequestro, che, al momento in cui sono avvenuti i fatti, appariva, anche nel tam tam sui social, una delle ipotesi più percorribili. La polizia, comunque, invita a non creare allarmismi, come sta già succedendo nel quartiere.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA