Dopo la scarcerazione aggrediscono i militari che li avevano arrestati

Dopo la scarcerazione aggrediscono i militari che li avevano arrestati
di Antonello Fronzuto
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Giovedì 31 Agosto 2023, 12:08

L'attività della caserma dei carabinieri di Formia, a largo Caduti di Nassirya, è stata sconvolta ieri dal comportamento folle di tre cittadini tunisini.

I tre, già noti alle forze dell'ordine perché tratti in arresto e rinchiusi nei giorni scorsi nel carcere di Cassino con l'accusa di rapina, erano poi stati scarcerati. Nel primo pomeriggio di ieri si sono recati nuovamente presso la caserma di Formia e, con fare risoluto, hanno accusato i militari di detenere impropriamente oggetti ed altri effetti personali e ne hanno chiesto l'immediata restituzione.

I militari del maggiore Michele Pascale hanno provato a spiegare pacatamente che gli oggetti erano sotto sequestro a causa dell'inchiesta in corso e che, dunque, sarebbe stato necessario attendere che la giustizia facesse il proprio corso per poterli, eventualmente, restituire.
Ma i tre non hanno voluto sentire ragioni e ne è nato un diverbio che rischiava di trasformarsi in parapiglia. A quel punto, per sedare il caos che si era creato, i carabinieri hanno chiesto l'intervento delle altre forze dell'ordine per poter gestire meglio la delicata situazione. Uno dei tre è stato nuovamente arrestato, con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, mentre gli altri e due sono riusciti a dileguarsi.
Nella notte tra domenica e lunedì i carabinieri della compagnia di Formia avevano già tratto in arresto i tre cittadini extracomunitari.

La segnalazione era partita da via Lavanga, dove attorno all'1 e 30 del mattino una residente aveva avvertito delle urla in strada e, prontamente, oltre a dissuadere a sua volta con i propri strilli i rapinatori, aveva allertato gli uomini dell'arma. Sotto il suo balcone, all'altezza del civico 130 ed a due passi dalla stazione ferroviaria, stava avendo luogo una bruttissima scena ed era spuntato persino un coltellino. Un gruppo di cinque giovani, tra cui, secondo l'accusa, il terzetto di 18, 20 e 22 anni, la cui presenza sul territorio nazionale è poi risultata irregolare, e già gravato da precedenti di polizia, si era lanciato su un cittadino bengalese di 26 anni, sfilandogli una collanina e sottraendogli 50 euro dal portafogli. Stessa sorte sarebbe toccata ad un suo connazionale diciottenne se non si fosse difeso adeguatamente.

Al termine della colluttazione i due asiatici si erano recati all'ospedale Dono svizzero di Formia, dove, a causa delle ferite riportate, erano stati refertati con una prognosi di 10 e 7 giorni. I carabinieri erano intervenuti riuscendo a bloccare tre su cinque presunti aggressori. Dalle perquisizioni personali effettuate nei confronti dei giovani coinvolti era poi saltata fuori la refurtiva, insieme a 6 grammi di hashish.

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