Dissalatore a Ponza, intanto ne arriva uno mobile. Il sindaco: "Mai più carenza d'acqua"

L'area dove sarà realizzato il dissalatore
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 12:39
Un dissalatore mobile per Ponza, in grado di garantire le esigenze della popolazione residente nel periodo autunno invernale e circa la metà del fabbisogno idrico estivo. E' quello che arriverà a breve sull'isola perché "Un inverno come fra gennaio e febbraio del 2015, con 11 giorni senza rifornimenti di acqua, oppure un’estate come nell’agosto del 2016 con l’acqua a singhiozzo, non si devono più ripetere" - dice il sindaco, Piero Vigorelli.

Lui stesso ha firmato un'ordinanza “contingibile e urgente”, che sollecita Acqualatina a presentare un cronoprogramma entro 15 giorni per la realizzazione dell'impianto di dissalazione previsto, ma al tempo stesso  autorizza la società a istallare uno "Skid" entro cento giorni "anche saltando alcuni passaggi burocratici".

L’Ordinanza  sottolinea come "le esigenze vitali della gente di Ponza, residenti o soggiornanti o turisti, hanno un interesse pubblico primario, che è superiore a ogni cosa e a ogni scusa". 

Vigorelli non ha dubbi sul dissalatore, da tempo: "L’acqua sarà prodotta dal nostro mare, come avviene in tante parti del mondo, nei cinque continenti, per fronteggiare le elementari esigenze di vita degli abitanti delle piccole isole o di quelli del deserto saudita. Le tecnologie moderne a osmosi inversa garantiscono che l’acqua prodotta sia per uso alimentare, che rispetti le rigorose norme europee, e che la salamoia rilasciata dopo aver desalinizzato e ri-mineralizzato l‘acqua, non produca nessun tipo d’inquinamento o di alterazione dell’ambiente naturale".

Acqualatina ha sottoscritto un impegno contrattuale con la Regione Lazio, con il Comune di Ponza e con il Comune di Ventotene, e ha ottenuto dalla Regione i soldi necessari per realizzare i dissalatori nelle isole ponziane. Sono un po’ meno di 20 milioni di euro. "Ma deve anche sbrigarsi a realizzarli, perché dopo il 2019 perderà i soldi della Regione per pagar l’acqua e il suo trasporto a Ponza e Ventotene con le bettoline. Il 2019 è tuttavia fra due anni e mezzo. Troppo lontano. Bisogna intervenire con celerità per non subire disastri come quelli dell’inverno 2015 o dell’estate 2016". Da qui lo "Skid"   che Acqualatina ha già noleggiato alla società spagnola “Acciona Agua” che opera in mezzo mondo, Italia compresa, ed è in grado "di produrre acqua potabile, ogni giorno, per 1.500 metri cubi e quindi circa 45.000 al mese che   garantisce l’acqua nelle case dei ponzesi per tutti i mesi invernali". La metà del fabbisogno estivo "al resto ci penseranno le bettoline,  quindi non si resterà mai a secco".

La piattaforma sarà istallata a Cala dell'Acqua,  rifornirà il serbatoio al Monte Schiavone che serve sia Le Forna che Ponza Porto, prenderà l’elettricità direttamente dalla vicina centrale d’emergenza della Sep e  non ci sarà bisogno di   gruppi elettrogeni, mentre le condotte per portare l’acqua dissalata al serbatoio e per rilasciare in mare la salamoia saranno poi utilizzate dal dissalatore definitivo.

"E, fra parentesi, mentre il trasporto dell’acqua con le bettoline costa la bellezza di 11 euro a metro cubo, con lo Skid il costo è invece di appena 4 euro". Il sindaco, infine, ricorda come: "Sono almeno 20 anni che si parla di dissalatori a Ponza e a Ventotene. La gente è stufa di quest’ andazzo ed è giustamente  adirata contro la politica, la burocrazia, l’ignoranza e la strafottenza. Ponza non può essere condannata alla morte civile, a causa della carenza di acqua e della irresponsabilità della burocrazia".
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