Traffico d'auto, latitante ricercato in mezza Europa arrestato a Latina: deve scontare 15 anni

Traffico d'auto, latitante ricercato in mezza Europa arrestato a Latina: deve scontare 15 anni
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Martedì 1 Febbraio 2022, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 14:05

Era ricercato con mandato di arresto europeo perché ritenuto componente di una banda specializzata in furti di autovetture successivamente vendute con targhe contraffatte ed è stato arrestato a Latina dai carabinieri.

Si tratta di un uomo di 40 anni, di origine magrebine, incappato nei controlli dell'Arma sul territorio, con particolare riguardo alle zone periferiche e alle arterie principali e secondarie di collegamento.

I militari del nucleo operativo e radiomobile - diretti dal sottotente Massimo Ienco - durante un controllo alla circolazione stradale, hanno fermato l'uomo, risultato privo di documenti, che indicava le proprie   generalità confidando, evidentemente, sulla complessità nella trascrizione dei propri dati anagrafici.

Il suo atteggiamento nervoso ed elusivo ha fatto insospettire gli operanti i quali, da un approfondito controllo sui dati anagrafici e una verifica incrociata in banca dati con un successivo riscontro delle impronte digitali, sono riusciti  a risalire alla vera identità del fermato, accertando che era ricercato dal mese di luglio 2021 poiché destinatario di un mandato di arresto europeo.

Il provvedimento è stato emesso dall’autorità giudiziaria spagnola nei confronti  poiché ritenuto responsabile di furto aggravato e associazione per delinquere, per aver fatto parte di un’organizzazione criminale finalizzata dedita appunto al furto e rivendita di auto per il quale   dovrà scontare una pena di 15 anni di detenzione. 

«L’arresto di due ricercati, nel volgere di pochi giorni - si legge in una nota dell'Arma -  ha indotto gli operanti ad intensificare i controlli anche al fine di scongiurare l’eventualità che la provincia di Latina, per la sua posizione cuscinetto tra la Campania e la capitale, possa divenire meta di soggetti ricercati. Nel contempo sono al vaglio degli operanti i motivi della presenza dell’arrestato nel territorio pontino».

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