Abusi su un'alunna, arrestato un bidello di scuola media. Choc a Latina

Abusi su un'alunna, arrestato un bidello di scuola media. Choc a Latina
di Vittorio Buongiorno
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Sabato 8 Ottobre 2022, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Ore 11.30 di ieri. Esterno di una scuola media di Latina. C'è un via vai di professori e genitori, è in corso un'assemblea e c'è movimento. E' in quel momento che arriva un'auto dei carabinieri, varca il cancello dell'istituto comprensivo e parcheggia davanti all'ingresso. Dall'auto escono alcuni carabinieri in divisa ed entrano nel plesso. Quello che accade alcuni minuti dopo lascia poco spazio all'immaginazione. Due carabinieri scortano fuori un uomo di mezza età, è stato appena arrestato. Ha più di sessanta anni ed è il bidello dell'itituto.

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I militari gli hanno appena notificato un'ordinanza di custodia cautelare, a quanto risulta ai domiciliari.

L'uomo è stordito. Tiene gli occhi bassi. Viene fatto sedere sul sedile posteriore e l'auto dell'Arma lascia la scuola. Al comando provinciale, in piazza della Libertà i militari lo identificano formalmente prima di riaccompagnarlo a casa dove da ieri si trova rinchiuso.

L'accusa è grave. Abusi su una ragazzina. I fatti non sono accaduti quest'anno e non è chiaro in quale scuola si sia verificato l'episodio o gli episodi. La denuncia è stata presentata circa due anni fa da una ragazzina che all'epoca aveva meno di quattordici anni e secondo alcune indiscrezioni all'epoca il bidello lavorava in un altro istituto del capoluogo.

LE INDAGINI

Difficile sapere di più. La giovanissima avrebbe subito le attenzioni morbose del collaboratore scolastico - che è a un passo dalla pensione - e avrebbe raccontato tutto ai genitori. Dopo la denuncia la Procura di Latina ha aperto un'inchiesta e gli investigatori della Compagnia di Latina dei carabinieri hanno raccolto abbastanza elementi da consentire al pm titolare del caso di chiedere e ottenere dal gip la custodia cautelare per il bidello. L'ordinanza è stata notificata ieri mattina.

A scuola la notizia è corsa di bocca in bocca. Per tutelare la giovane vittima non si può dire quale sia l'istituto comprensivo. Non è chiaro neppure se la dirigenza della scuola fosse a conoscenza della denuncia e dell'indagine. Ma lo sconcerto dei genitori è tanto. Madri e padri si sono chiesti con terrore se i propri figli abbiano subito violenze. Al momento risulta questo solo caso, ma gli inquirenti vogliono capire se vi siano stati altri episodi di abusi su giovanissime alunne.

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