Appalto ambulanze per l'Ares 118, i lavoratori accusano: contratto beffa

Appalto ambulanze per l'Ares 118, i lavoratori accusano: contratto beffa
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Domenica 20 Novembre 2016, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 17:26
Fatti i conti, a fine anno perdono oltre 2500 euro. Una media di 200 al mese. Sono i conteggi di chi lavora sulle ambulanze in appalto per conto dell'Ares 118, quelli che sono passati dal contratto di sanità privata a quello Anpas, riconosciuto alle associazioni di volontariato. Sono partite vertenze, c'è chi ha scoperto di avere ancora una posizione con il vecchio contratto ma di percepire meno rispetto al precedente stipendio, chi fa notare che le postazioni sono in condizioni pietose. Ma dopo la protesta di Cgil, Cisl e Uil sui ritardi negli stipendi e la mancata contrattazione di secondo livello, alcuni lavoratori non ci stanno. «Ci domandiamo e nello stesso tempo vorremmo mettere a conoscenza le istituzioni, dall'Ares alla Regione, che dovrebbero vigilare ed esigere il rispetto dei capitolati d'appalto, perché lor signori continuano a paventare di essere al fianco dei lavoratori di settore accusando le aziende di aver applicato un contratto inferiore riservato al volontariato e alle Onlus. Dimenticano - aggiungono - - che sono stati proprio loro a farci perdere 200 euro al mese per 13 mensilità ,un premio presenza di ben 450,00 euro lorde che viene riconosciuto se non mandi malattia, a farci lavorare 8 ore in più al mese. Ecco i risultati». I dipendenti delle ambulanze, per i quali non c'è mai stata pace con qualunque appalto, dicono ironicamente: «Sì, è vero, erano al nostro fianco per farci capire che tutto sommato lo facevano per il nostro bene». Intanto, dopo la firma del 16 novembre 2015, gli accordi «non sono mai stati depositati presso la direzione territoriale del lavoro».
Non è tutto, perché si chiedono anche il motivo per il quale gli infermieri «che dovrebbero essere assunti ancora sono in libera professione svolgendo il servizio 118, Regione e Ares sanno che vengono pagati 10 euro l'ora al lordo? Le istituzioni sanno che con questo contratto applicato, così peggiorativo, alcune aziende hanno preso appalti estivi dove, grazie ad un problema di debito orario che non dovrebbe verificarsi ci hanno mandato praticamente a lavorare gratis». Una battaglia che da tempo combatte in prima linea l'Ugl, che non ha firmato l'intesa rispetto all'Anpas, ma che stanno conducendo anche semplici lavoratori. «I tre sindacati erano informati, sapevano ma hanno firmato, ci domandiamo come fanno oggi a fare certe affermazioni. Forse non vogliono perdere iscritti? Noi chiediamo solo che le istituzioni, a questo punto, intervengano su ciò che abbiamo denunciato sin dall'inizio».
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