Li hanno trovati in soggiorno, vicini. I loro corpi erano distesi uno accanto all'altra. Sul tavolo c'erano una pistola e diversi tipi di farmaci. Avevano entrambi 84 anni e sulla porta di casa avevano lasciato un biglietto in cui chiedevano di chiamare le forze dell'ordine e spiegavano dove poter recuperare le chiavi per entrare in casa. Sarebbe stato dunque un gesto premeditato, e probabilmente non determinato dall'impulso, quello che ha portato alla morte di una coppia di anziani a Trieste, in un appartamento al sesto piano di una palazzina di via del Ghirlandaio. Un presunto caso di omicidio-suicidio. Lui, Roberto Fabris, avrebbe sparato un colpo di pistola contro la moglie, Iolanda Pierazzo, e si sarebbe poi tolto la vita ingerendo alcuni farmaci. Secondo quanto si apprende, il proiettile avrebbe raggiunto la donna alla tempia, mentre per chiarire quale sostanza sia stata letale per l'anziano sarà necessario attendere il risultato dell'autopsia. A una prima analisi non sarebbero stati rinvenuti altri fori di proiettile in casa. L'arma sarebbe stata regolarmente detenuta.
Marito e moglie uccisi con una fucilata alla testa. Giallo in provincia di Brindisi
La segnalazione
Sul caso indagano i carabinieri, con il nucleo investigativo del Comando provinciale.
L'intervento
La coppia aveva un figlio. Nel tardo pomeriggio nei pressi del palazzo, il cui ingresso è presieduto dai carabinieri, sono giunti diversi cronisti. Alcuni residenti stanno facendo rientro nelle proprie abitazioni, all'interno del palazzo, senza fermarsi davanti alle telecamere. Il condominio è stato raggiunto anche dalle onoranze funebri per il trasporto dei cadaveri. Secondo quanto riferisce un addetto di un pubblico esercizio che si trova nei pressi, i vicini non avrebbero sentito lo sparo. Indagini sono in corso per ricostruire il movente che ha spinto la coppia a questo gesto.
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