Una telefonata al 112 verso le tre del mattino di lunedì: «Correte. La mia compagna è scivolata dalle scale e non si muove più». Ma alla storia dell’incidente non ha creduto nessuno, né i soccorritori dell’ambulanza che hanno provato per primi a rianimare Sigrid Gröber, 39 anni, né i medici del pronto soccorso che per le due ore successive hanno tentato di salvarle la vita. Invano. «È stata massacrata - riferisce chi ha visto il suo corpo - Aveva numerosi traumi, gravissimi».
LE FERITE
Incompatibili con una caduta dalle scale, come invece ha raccontato il compagno Alexander Gruber, 55 anni.
«Non risultano tensioni particolari nella coppia - afferma l’avvocato Enrico Lofoco, difensore di Gruber -. Da quello che ha riferito lui, la situazione pareva tranquilla». In apparenza, almeno fino a domenica. I due escono a cena, poi trascorrono la nottata nei locali bevendo parecchio. Attorno alle tre decidono di rientrare nell’appartamento di Gruber, un piccolo alloggio di servizio nel palazzo storico a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Per entrare bisogna scendere una rampa di scale, corta ma ripida. E qui, stando a quando confusamente spiegato dall’indagato ai carabinieri, i due si accorgono di non avere più le chiavi di casa e nemmeno il telefonino. Secondo Alexander la compagna, mentre scende, cade dalle scale. «È stato lui a chiamare i soccorsi dopo aver tentato di farla rialzare - spiega l’avvocato Lofoco -. Ha detto che non ci è riuscito, quindi è corso verso la vicina stazione per cercare aiuto, ma data l’ora era deserta. È tornato verso casa, ha incontrato due persone e le ha fermate».
L’AUTOPSIA
Per ora c’è un’unica versione, quella di Gruber. «Purtroppo non si sono telecamere nei dintorni dell’appartamento del custode. Siamo sconvolti e profondamente dispiaciuti per ciò che è accaduto», sottolinea il direttore della scuola alberghiera Hartwig Gerstgrasser. Sono stati i medici ad allertare i carabinieri. Le ferite multiple, a loro avviso, erano difficilmente compatibili con una caduta dalle breve scalinata che porta al seminterrato. Nelle prossime ora i responsabili del reparto psichiatrico dovranno decidere sulle effettive necessità di un ricovero Gruber, per il quale è stato disposto un giorno e mezzo in osservazione. Anche se è indagato per omicidio volontario, formalmente risulta a piede libero. Decisiva l’autopsia che verrà eseguita oggi pomeriggio dall’anatomopatologo Dario Raniero. Sarà l’esame del corpo a dire se Sigrid è stata uccisa o è solo un sospetto.
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