Il rischio è quello della “tempesta perfetta” e porta il nome di stagflazione. La corsa che l’Italia ha avviato nel 2021 (con la crescita del Pil a +6,6%), pur in piena pandemia, si imbatte ora in nuovi ostacoli, con l’esplosione del conflitto in Ucraina. All’inflazione già al galoppo potrebbe aggiungersi ora la stagnazione, la mancanza di crescita. La via d’uscita? Un binomio fatto di politica monetaria per tenere sotto controllo l’inflazione e di politica industriale e di riforme infrastrutturali per stimolare la crescita. In una parola, Pnrr. Parte da qui MoltoEconomia, giovedì 3 marzo in omaggio con Il Messaggero e gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia).
Dai giacimenti per le forniture di gas presenti e non utilizzati nel Mediterraneo all’aumento dei costi delle materie prime che incidono sui generi alimentari, ma anche sui listini dei manufatti.