Un giorno e mezzo, due notti intere da solo nella foresta, senza cibo, senza bere, a neanche 2 anni di età. Lo hanno ritrovato, era vivo. Nicola Tanturli, il bambino dei boschi di Palazzuolo sul Senio (Firenze), aveva camminato fino a oltre 3 km da casa e non c'era una traccia. Lo ha individuato un giornalista della Rai, Giuseppe Di Tommaso, che aveva deciso di perlustrare a piedi da sé l'unica strada, una sterrata, che dal primo centro abitato, Quadalto, raggiunge le case sparse di Campanara, zona di antichi usi civici dove oggi pochi abitanti praticano agricoltura di montagna tra pascoli, castagneti e faggete.
Nicola ha emulato il fratello
Tra loro anche i genitori di Nicola, apicoltori.
Nicola sparito per 30 ore
È sparito per oltre 30 ore da tutti i 'radar', dalla famiglia, dalla comunità alternativa che si è ricostituita in questi alpeggi abbandonati, dagli abitanti di Palazzuolo sul Senio che, come hanno sottolineato il sindaco Gian Piero Philip Moschetti e il parroco don Alessandro Marsili, hanno fatto un lavoro di squadra poderoso e sincero, e anche da quelli del soccorso professionale, vigili del fuoco, forze dell'ordine e protezione civile ci volontari. Dove è stato Nicola? La fiaba è aperta ma il lieto fine è scritto e non lo cancella nessuno. Aveva sete e fame, e diceva con voce flebile 'Mammà quando lo ha sentito l'inviato della Rai, il quale ha avvisato i carabinieri, intervenuti coi luogotenenti comandanti di stazione Danilo Ciccarelli e Danilo Porfida.
Nicola era salvo, in una scarpata trenta metri sotto la mulattiera, fermato dalla vegetazione, a un km e mezzo da Quadalto, ancora un pezzo a piedi incontrava le case. Si è fatto prendere, ha afferrato al collo il luogotenente Ciccarelli («Sulle prime pensavo a un capriolo ma poi ha detto 'mamma», ha riferito), ha bevuto avidamente acqua.
L'abbraccio della madre
La mamma lo ha abbracciato di slancio, poi con lei è andato in ospedale a Firenze, in elicottero, dove a parte qualche graffio i medici lo hanno trovato in buone condizioni. Il padre lo ha abbracciato in ambulanza prima che 'volassè al Meyer. «È un bambino forte ed ha resistito, abbiamo passato ore di disperazione», ha detto Leonardo Tanturli. Le primissime ricerche le ha fatte lui con la compagna Giuseppina: avevano sentito un pianto del bambino nel bosco e pensavano di raggiungerlo, poi a loro si sono unite le persone delle case rurali circostanti. Non lo hanno trovato, l'avviso alle autorità è giunto nove ore dopo, il 22 giugno mattina.
Mugello, niente luce e tv: così vive la famiglia di Nicola Tanturli vicina alla comunità hippie
+++ Ritrovato vivo Nicola il bambino di 21 mesi scomparso nel Mugello +++#chilhavisto pic.twitter.com/6JxL151m0q
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) June 23, 2021
Mobilitate 1000 persone
Si sono mobilitate 1000 persone in due giorni, droni, tecnologie, cani molecolari battendo un'area impervia e semidisabitata senza rintracciare un indizio, un segno qualsiasi. Dov'era stato Nicola? Si era allontanato oltre l'immaginabile per un bimbo di 21 mesi, ha camminato per sentieri e boschi che gli sono familiari. La procura, ieri, aveva aperto un fascicolo per la scomparsa, senza alcun indagato: ora valuterà gli accertamenti dei carabinieri che hanno escluso altre ipotesi rispetto a quella dell'allontanamento.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout