MoltoDonna in edicola, Lorella Cuccarini racconta il suo Sanremo: «Il Festival che unisce»

Giovedì 25 gennaio, nuovo numero del magazine con Il Messaggero e con gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). E anche online

MoltoDonna in edicola, Lorella Cuccarini racconta il suo Sanremo: «Il Festival che unisce»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 18:37

«Non ci sono cose dovute nella vita. Ci sono invece sorprese come la chiamata di Amadeus. Sanremo? È una festa che unisce». Così Lorella Cuccarini sulla conduzione di una serata al Festival di Sanremo nell’intervista a MoltoDonna, inserto giovedì 25 gennaio in edicola (e online) con Il Messaggero e con gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). Sono proprio le parole della conduttrice, ballerina e cantante, ad aprire questo numero: si parla di musica, talento, soprattutto entusiasmo come strumento per affrontare la vita. E cogliere opportunità. Ancora musica al femminile. Non sarà all’Ariston (ma ci saranno due suoi cantanti) Caterina Caselli, produttrice e talent scout, che dice: «Cerco la musica che ancora non c’è». 

LE ELEZIONI 

I riflettori sono puntati sulle donne in politica, in un'analisi delle candidate nei molti appuntamenti elettorali dell'anno e e, di conseguenza, anche dei possibili mutamenti dello scenario che oggi conosciamo, tra nuove visioni e riconferme. Dalle donne reali a quelle artificiali. Un focus sullintelligenza artificiale rivela che le donne “ideate” dall’IA ricalcano gli stereotipi delle giovani e formose, rafforzando vecchi canoni e contribuendo a diffondere nuovi cliché. 

LA MODA 

Nel mezzo, la moda, coni trend dei prossimi mesi, dall'intimo a vista alle gonne trasparenti, senza trascurare la caccia al vintage. E alle nuove tendenze si guarda anche per il beauty, con i colori proposti da esperti e in passerella per l'anno appena iniziato. Poi, il design, con l'arredamento firmato dalle grandi maison di moda, da Roberto Cavalli a Giorgio Armani, non dimenticando Pucci, Etro, Dior e tanti altri.

Fino ad arrivare al fast fashion. E molto ancora. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA