Marco Nebiolo aggredito, la madre del 16enne: «È mortificato, vuole chiedere scusa, ma anche quell'uomo gli ha dato una spallata»

La donna: "Anche io vorrei incontrare la moglie dell'agente immobiliare"

Marco Nebiolo aggredito, la madre del 16enne: «È mortificato, vuole chiedere scusa, ma anche quell'uomo gli ha dato una spallata»
3 Minuti di Lettura
Sabato 2 Dicembre 2023, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 00:51

Dalla madre del presunto aggressore di Marco Nebiolo arriva un'altra versione. «Mi dispiace per quello che è successo, siamo ancora sconvolti. Ho spiegato a mio figlio che le mani non si devono usare. Non è un ragazzo violento, siamo una famiglia perbene. Io ero di spalle, non ho visto l'attimo del pugno, ma mi ha raccontato che l'ha colpito per paura, perché quell'uomo gli ha dato una spallata e ha allargato il braccio come per colpirlo».

Marco Nebiolo è l'agente immobiliare di 47 anni, membro del collegio edile dell'Api di Torino e del consiglio direttivo della Fimaa che nell'aggressione ha riportato una frattura al cranio, due grandi ematomi, diversi focolai emorragici ed escoriazioni in diverse parti del corpo.

Da venerdì scorso si trova ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Cto di Torino. 

In altre parole, un uomo ricoverato in gravi condizioni per avere rispettato il codice della strada e il buon senso: Nebiolo era alla guida di un'auto e si era fermato a un incrocio perché stava per scattare il rosso.

La versione della mamma

La mamma del 16enne presunto aggressore di Marco Nebiolo racconta l'episodio. 

«Eravamo sull'auto con un mio conoscente, che mi aveva accompagnato a prendere mio figlio a scuola - spiega la donna -  Stavamo andando a casa, quando la Punto davanti a noi ha prima accelerato, poi frenato di colpo con il semaforo ancora giallo e l'abbiamo tamponata».

 

La donna dice di essere scesa dall'auto «Ero arrabbiata, ho aperto la portiera sul lato del passeggero e gli ho detto: "Cosa cavolo fai". Lui è rimasto a parlare al telefono come se nulla fosse».

La mamma del 16enne spiega di aver chiamato un taxi «perché dovevo andare a lavorare. Era un banale tamponamento ed era rimasto il guidatore sul posto. Il giorno dopo, appena mi hanno chiamata, sono andata dalla polizia municipale di San Salvario e ho raccontato tutto. Nessuno è mai scappato».

La donna sostiene di non aver visto il momento in cui il figlio avrebbe colpito Nebiolo. «Stavo salendo sul taxi, ero di spalle. Mio figlio mi ha detto di aver avuto paura - continua la donna - Ha sbagliato, ma anche quel signore, un adulto, forse ha esagerato».

Infine la mamma del ragazzo ha espresso il desiderio di incontrare Manuela Mareso, la giornalista moglie di Nebiolo che aveva lanciato l'appello dopo l'aggressione. «Nei prossimi giorni vorrei incontrare la moglie per scusarmi. Anche mio figlio vorrebbe fare lo stesso, è mortificato». Gli atti relativi alla presunta aggressione sono arrivati ieri sul tavolo della procuratrice Emma Avezzù, alla Procura dei minori di Torino,

© RIPRODUZIONE RISERVATA