Maltrattati bambini in affido, divieto di avvicinamento per una coppia di Torino. Analogie con il caso di Bibbiano

Maltrattati bambini in affido, divieto di avvicinamento per una coppia di Torino. Analogie con il caso di Bibbiano
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 10:22

Avrebbero maltrattato per otto anni, dal 2013 al 2021, una coppia di bimbi, fratello e sorella, affidati loro da casa affido dei servizi sociali presso il Comune di Torino. I carabinieri hanno notificato due divieti di avvicinamento nei confronti di una coppia di ex affidatarie di minori. L'episodio è emerso nell'ambito di un'inchiesta più ampia, nata da un stralcio di una inchiesta sulle modalità di affido e di custodia e mantenimento dei minori, per accertare se ci fossero analogie coi fatti di Bibbiano. Le indagini puntano a verificare eventuali responsabilità delle istituzioni coinvolte nelle dinamiche degli affidi.

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L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, è nata da uno stralcio finalizzato a verificare modalità di affido, le dinamiche economiche connesse e le circostanze di custodia e mantenimento dei minori, oltre che ad accertare «preoccupanti analogie - si legge in una nota del Comando provinciale dei carabinieri di Torino - con le note vicende giudiziarie relative ad affidi di cui si è occupata la Procura della Repubblica di Reggio Emilia.

In corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare eventuali responsabilità degli assetti istituzionali coinvolti nelle dinamiche e procedure dell'affido medesimo» con verifiche su dirigenti, funzionari ed assistenti dei servizi territoriali a vario titolo coinvolti». Nel corso delle operazioni sono stati perquisiti uffici della psicoterapeuta coinvolta nelle dinamiche di collocamento eterofamiliare dei minori oggetto di accertamento. 

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Le indagini sono coordinate dalla pm Giulia Rizzo della procura di Torino e seguono quelle del 2019, che avevano permesso di fare emergere un sistema di affidi illeciti. Per queste ultime recentemente è stato condannato uno psicoterapeuta di Moncalieri.

«Finalmente si accende anche a Torino un faro degli inquirenti sul sistema piemontese dell'allontanamento dei minori, che sono convinto essere peggiore dell'orrore già emerso a Bibbiano: evidentemente la relazione della nostra indagine conoscitiva in Consiglio Regionale, che ho portato con un esposto penale proprio ai carabinieri, si è rivelata utile a far emergere la verità», commenta l'assessore agli Affari legali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, esponente di Fratelli d'Italia e promotore della Commissione di indagine in Consiglio regionale sul sistema regionale di segnalazione e presa in carico dei minori.

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