Roma, la Libraia Felice regala i libri al mercato a chi non può permetterseli ma rischia lo sfratto

Roma, la Libraia Felice regala i libri al mercato a chi non può permetterseli ma rischia lo sfratto
di Franca Giansoldati
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Domenica 7 Febbraio 2021, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 06:42

Rischia di essere sfrattata da uno dei mercati rionali di Roma (per un cavillo burocratico) la Libraia Felice, Monica Maggi, la signora che per passione e impegno civico ha scelto di spendere il suo tempo libero a regalare libri usati alla gente che passa. Li distribuisce gratis dal suo banco a chi vuole leggere ma non può permetterselo. «Il mio sogno è dare a tutti la possibilità di leggere. Purtroppo oggi, con la crisi anche un caffè per molte persone è ormai un lusso. Figuriamoci un libro. Ci sono persone che smettono di leggere anche perchè non possono comprarseli».

Ogni sabato mattina dalle 9 alle 13 questa signora sessantenne, colta e gentile, è diventata una presenza conosciuta al mercato del Tufello, uno dei più popolari della capitale, nel III Municipio. Le persone che passano tra i banchi della frutta e della verdura, la salutano, scrutano i libri usati sul banchetto, chiedono un consiglio e poi se ne vanno sempre con un libro in regalo sottobraccio.

Il sabato successivo commentano l'autore, e la gente sceglie un altro libro. Sempre gratis. «E' bello vedere persone che tornano a riavvicinarsi alla cultura. A volte può essere un romanzo contemporaneo italiano, Teresa Ciabatti, per esempio, altre volte straniero oppure classici». 

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I problemi per la Libraia Felice sono arrivati, come spesso accade, per garbugli burocratici, ostacoli bizantini inspiegabili. Alcuni giorni fa dal Terzo Municipio le fanno sapere che occupava lo spazio abusivamente e che avrebbero mandato i vigili a sgombrare il suo banco di libri.

«Lo spazio che occupo mi era stato assegnato formalmente l'anno scorso, in base al progetto chiamato 'book crossing' per portare la cultura in periferia, partendo dai mercati rionali, una idea della sindaca Raggi, delle biblioteche e dei Municipi. Ogni municipio ha scelto il suo mercato rionale, a me hanno chiesto se ero disponibile a fare volontariato nell'area del Tufello e ho detto sì. Naturalmente l'incarico ci è stato dato con un atto formale e in attesa della delibera del Terzo Municipio (che non è mai arrivata); e con l'aiuto di due volontarie ho iniziato. Tutto, ovviamente, è sempre stato a spese nostre, i viaggi, lo spostamento dei libri, l'allestimento. I libri da distribuire gratis li andiamo a prendere dalle persone che ormai conoscono la nostra attività no-profit e se ne vogliono disfare. Sono dell'idea che la morte del libro non può essere nel cassonetto» spiega la Signora dei libri. 

E invece purtroppo la scorsa settimana tantissimi libri sono stati buttati nei cassonetti. «Il presidente del Terzo Municipio ci ha comunicato che ce ne dovevamo andare in poche ore. Che eravamo illegali perchè mancava la delibera, un permesso regolare. Io sono rimasta a bocca aperta. Per evitare l'ormai imminente arrivo dei vigili non ho voluto rischiare multa, sigilli e diffida. Per liberare il banco io e le mie volontarie siamo state costrette a gettare via tanti volumi, specie quelli più pesanti. C'erano anche due enciclopedie. Nella mia macchina non ci stavano tutti. Peccato» scuote la testa Monica Maggi. 

Naturalmente tanta gente è insorta, ed è partita una petizione. In attesa di essere regolarizzata, la Libraia Felice ha nel frattempo ottenuto una specie di permesso temporaneo di alcune settimane e la promessa che qualcosa verrà fatto. Sabato prossimo sarà al mercato del Tufello di nuovo. «Io voglio salvare i libri dal macero, dalla distruzione o dall'abbandono. Voglio che la gente torni a leggere, a riprendere in mano un libro e lo voglio fare perchè la lettura rende le persone migliori e più felici». 


Sulla vicenda è intervenuto il presidente del terzo Municipio, Giovanni Caudo con una precisazione articolata per assicurare l'impegno per l'iniziativa. «Non esiste alcun atto in tal senso. In questi mesi abbiamo fatto esattamente il contrario e lavorato per assicurare la sua presenza». 

«Non è vero - si legge in una nota - che il Municipio non ha tenuto in conto la sua richiesta di ottenere un banco. Purtroppo, però la sua regolarizzazione può avvenire solo attraverso la partecipazione a un bando di evidenza pubblica. Il bando con cui puntiamo al rilancio del mercato del Tufello sarà pubblicato al completamento del processo di ristrutturazione degli altri due mercati: viale Adriatico, già completato, e il mercato in sede impropria di Val D’Ossola, in corso di sistemazione».

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