Rapina a Grinzane Cavour, la reazione del gioielliere e le morte dei rapinatori in un video di sorveglianza

Il filmato è stato mostrato nella seconda udienza del processo in cui l'orafo di 67 anni Mario Roggero è accusato di omicidio doloso plurimo

Rapina a Grinzane Cavour, la reazione del gioielliere e le morte dei rapinatori in un video di sorveglianza
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 15:15

La morte dei rapinatori registrata minuto per minuto. Nell'aula del tribunale di Asti è stato proiettato il video della rapina e dell'omicidio dei banditi, catturati dalle telecamere di sicurezza, avvenuti lo scorso 28 aprile 2021 a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.

Il filmato della rapina di Grinzane Cavour

Il filmato è stato mostrato nella seconda udienza del processo in cui l'orafo di 67 anni Mario Roggero è accusato di omicidio doloso plurimo per aver sparato e tolto la vita ai due rapinatori Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino.

Un terzo, Alessandro Modica, rimase solamente ferito, arrestato nelle ore successive dopo una breve fuga. 

Erano circa le 18.45 quando tre persone armate hanno preso di mira - per la seconda volta in pochi anni - la gioielleria Mario Roggero in via Garibaldi, la strada centrale e più trafficata che porta da Alba a Barolo. Scene davvero da far west per la frazione del centro langarolo che ha vissuto attimi di autentico terrore. 

Il video, mostrato dal pm Davide Greco ai giudici, descrive la sequenza degli eventi a partire dalle 18.45, il momento in cui le telecamere inquadrano l'arrivo dei rapinatori a bordo di una Ford Fiesta bianca, parcheggiata in sul retro del negozio, in un vicolo di via Garibaldi. I banditi, bardati con un cappello e dalla mascherina, entrano in gioielleria. A servirlo è la figlia del titolare. Roggero è nel laboratorio sul retro. 

I banditi legano la donna con delle fascette da elettricista e puntano la pistola (giocattolo) contro l’orafo e svuotano la cassaforte. Le immagini finali mostrano i tre uomini che escono del negozio per tornare all’auto. Modica si siede al posto di guida, gli altri due cercano di salire. Il gioielliere li insegue con il revolver che teneva in un cassetto sotto il registratore di cassa e spara 5 colpi.

La telecamera dell’ufficio postale inquadra la scena che mina la tesi di legittima difesa del gioiellieri. Dopo gli spari l'uomo pesta la testa di uno dei malviventi, Mazzarino, che esamine prova a nascondersi dietro l'auto. Spinelli sembra già morto, ma a un certo punto si rialza per scagliarsi contro l’orafo con tutte le energie che ancora ha fino a quando non cade dissanguato in centro strada. Roggero torna indietro verso il negozio e chiama il 112. «Una rapina… due morti…».

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