Truffa del conto: primi all'astice e secondi di pesce, poi vanno via senza pagare. Caccia alla coppia di “truffatori buongustai”

Conto da 140 euro a Mesagne (Brindisi): conto non saldato e denuncia del ristoratore

Primi all'astice e secondi di pesce, poi vanno via senza pagare. Caccia alla coppia di truffatori buongustai
di Marta Giusti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Agosto 2023, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 10:28

Consumano al bar o al ristorante e poi vanno via senza pagare il conto. Storia di straordinaria follia a Mesagne (Brindisi) dove un ristoratore e un barista hanno servito una coppia di turisti i quali nel momento in cui dovevano pagare si sono dileguati, lasciando dietro di loro due conti salatissimi. Il ristoratore ha presentato una denuncia alla polizia locale di Mesagne.

Pranzo da 60 euro in sette persone al ristorante di Lagonegro: «Abbiamo mangiato antipasto, primo e secondo»

Il pesce e la fuga senza pagare, la vicenda

 

Gli agenti hanno avviato le indagini acquisendo i filmati delle telecamere di video sorveglianza della zona. Molto probabilmente la coppia di truffatori, dei veri professionisti della truffa e buongustai, almeno stando a ciò che hanno consumato, ha lasciato dietro di sé altri conti non pagati e non solo di attività di ristorazione.

Albania tra truffe, ricatti per l'ombrellone e gazebo in spiaggia a 200 euro: l'altra faccia (altro che low cost). Gli italiani: «Qui non torneremo»

VINO E AMARO

La vicenda si è verificata sabato sera nel cuore dell’antico borgo cittadino pieno di attività commerciali.

Teatro dei fatti la centralissima piazza dei Commestibili. Nel bel mezzo della serata una coppia, non indigena, si è recata in un ristorante e si è fatta dare un tavolo. I camerieri l’hanno fatta accomodare e poi gli ha portato i menù. La coppia, particolarmente affiatata, cordiale, come ce ne sono tante, si è fatta spiegare la tipologia di cucina e poi ha iniziato ad ordinare i piatti. Una serie infinita di antipasti a base di mare e di terra, con astice, secondi di pesce, dessert, caffè e liquori finali. Nel momento dell’ordinazione il cameriere gli ha proposto dei vini della casa oppure del circondario. La coppia ha chiesto gentilmente la carta dei vini e ha ordinato la più costosa bottiglia di vino. Una cena impeccabile sotto tutti i punti di vista. Bella location e buon cibo.

IL CONTO

Il ristoratore, soddisfatto da quella coppia di classe, ha iniziato a fare il conto di quanto avevano consumato pregustando un buon incasso. Nel frattempo i due hanno chiesto al cameriere il conto. Il proprietario ha iniziato a battere i tasti del registratore di cassa e al termine della lunga lista di consumazione ha premuto il tasto del totale: ben 140 euro. Il cameriere ha preso il conto, lo ha infilato nella custodia in cuoio e l’ha portato al tavolo dei clienti. Giunto sul posto non ha trovato nessuno, si è guardato intorno e c’era tanta gente, ma non i clienti che aveva servito poco prima. Sconsolato è ritornato dal ristoratore dicendogli che della coppia di clienti non c’era più traccia. A quel punto il proprietario è andato personalmente al tavolo per verificare, ha chiesto ai tavoli vicini, alla gente che c’era in giro. Nessuno si era accorto di nulla. Ha compreso, quindi, di essere stato truffato.

La truffa degli scontrini. «L'Italia è una vergogna, 2 euro anche per scaldare un biberon»: l'accusa della Cnn sull'estate dei prezzi folli

LA DENUNCIA

Così, ieri si è presentato al comando della polizia locale e ha sporto una denuncia contro ignoti per i fatti accaduti. Il giorno dopo lo stesso episodio si è verificato in un lounge bar della stessa piazza. La coppia, incurante di essere riconosciuta, si è seduta e ha consumato un’apericena con diversi cocktail, tra i più costosi. Nel momento in cui doveva pagare il conto si è dileguata. Sembra che la stessa tecnica sia stata usata in un B&b in cui alloggiava.

© RIPRODUZIONE RISERVATA