Anna Scala uccisa a coltellate a Piano di Sorrento: confessa l'ex compagno (denunciato per stalking). Il corpo nel bagagliaio di un'auto

I Carabinieri hanno ritrovato la lama che è stata verosimilmente utilizzata per il delitto

Cadavere di una donna trovato all'interno del bagagliaio di un'auto: sul corpo ferite da arma da taglio, choc a Sorrento
di Dario Sautto
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Giovedì 17 Agosto 2023, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 11:12

L’ha attesa sotto casa della sorella, ha aspettato che si avvicinasse alla sua auto e poi ha estratto un coltello da cucina, colpendola più e più volte. Poi si è dato alla fuga, ha tentato il suicidio, prima di essere raggiunto dai carabinieri e di confessare il delitto. Lei lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia meno di tre settimane fa e lui non aveva accettato la fine della relazione. Il più atroce e, purtroppo, più classico dei femminicidi si è verificato all’ora di pranzo di ieri, in via San Massimo, stradina nella zona collinare di Piano di Sorrento. Zona tranquilla, residenziale, solitamente silenziosa. Un silenzio che ieri verso le 13 è stato improvvisamente rotto dalle urla di disperazione e di dolore di Anna Scala, 56 anni, parrucchiera a domicilio residente nella frazione Moiano di Vico Equense. Ad accoltellarla è stato il suo ex compagno Salvatore Ferraiuolo, 54enne che lavora in una pescheria lungo Corso Italia, a Sorrento: assistito dall’avvocato Gabriele Cimmino, ha confessato il delitto al magistrato che lo ha interrogato nel tardo pomeriggio. Grazie ad indagini lampo, i carabinieri lo hanno rintracciato e catturato poco dopo la fuga a Sant’Agnello, in località Colli Fontanelle.

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L’ESCALATION
Anna e Salvatore convivevano da alcuni anni, ma ultimamente la situazione era diventata pesante, pericolosa, tant’è che la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia.

Lui la picchiava ed era diventato oppressivo, come mai accaduto in tanti anni di relazione. Nel giro di poche settimane, la situazione è degenerata ed è culminata, ieri, con il delitto. I primi testimoni accorsi sul posto hanno assistito ad una scena dell’orrore. Anna era riversa nel bagagliaio della sua Citroen C3 bianca, parcheggiata in un garage privato di via San Massimo. Aveva diverse ferite da coltellate, le mani sul volto come per difendersi, una sola scarpa ai piedi. Alcuni residenti al balcone hanno visto la fuga di quell’uomo in camicia nera e cappellino, che ha lanciato l’arma del delitto in un’aiuola, prima di dileguarsi in sella al suo scooter. Qualcuno ha tentato di inseguirlo, senza riuscirci.

Alcuni hanno provato a soccorrere la donna, chiamando un’ambulanza, ma il personale sanitario ha potuto solo constatare il decesso. Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento e della compagnia di Sorrento per avviare le indagini, mentre gli esperti del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito tutti i rilievi del caso. La Procura di Torre Annunziata ha subito aperto un fascicolo e, in serata, dopo la confessione, è stato firmato il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di Salvatore Ferraiuolo, accusato di omicidio premeditato. 


LA CONFESSIONE
Incensurato, mai un problema con la giustizia, il 54enne è apparso molto provato nel corso dell’interrogatorio nella caserma di Sorrento. Fuggito in collina, ha provato a togliersi la vita, prima di essere catturato dai carabinieri. «Sono sconvolto, non so cosa mi sia successo», ha detto Ferraiuolo, prima di essere trasferito in una cella del carcere Giuseppe Salvia di Poggioreale, in attesa dell’interrogatorio di convalida che sarà fissato nei prossimi giorni. Ha confessato di essersi procurato il coltello, di aver atteso Anna per un’ora, prima di sferrarle i colpi con inaudita violenza. Anna era una donna solare, già nonna di due nipotini e da alcuni anni conviveva con Salvatore. Sui social appariva sempre sorridente, come nelle foto del suo ultimo compleanno, lo scorso febbraio. Spesso pubblicava scatti insieme al suo compagno, in barca, feste in famiglia. Non avrebbe mai immaginato che in pochi mesi quei sorrisi si sarebbero spenti, per far spazio all’angoscia, al dolore, infine alla morte prematura e violenta, per mano dell’uomo che pensava di amare.

La salma della 56enne è ora a disposizione della Procura di Torre Annunziata, in attesa che venga fissata l’autopsia. Dai primi accertamenti del medico legale appare chiaro che Anna sia morta per le tante e profonde ferite inferte con un coltellaccio da cucina, arma poi ritrovata dai carabinieri proprio lì a due passi da luogo del delitto. Un’intera comunità ora è letteralmente sotto choc. A Piano di Sorrento, il sindaco Salvatore Cappiello ha annullato gli eventi previsti nella giornata di ieri, mentre in serata nella vicina chiesa della Santissima Trinità si è tenuta un prima veglia di preghiera per Anna. 

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