«Tutti si fanno i selfie, che però mettono in evidenza inestetismi che non ci sono, perché le inquadrature sono innaturali. E non sempre è necessario correggerli», spiega Bartoletti. «Anche i filtri e le app alterano la nostra immagine, magari ci migliorano, ma poi non si può pensare di diventare veramente così, tutti delle star del cinema. Come medici estetici ci troviamo a dover spiegare che il difetto che ci viene mostrato in una foto è stato creato dalla prospettiva dell'inquadratura o dalla distorsione dovuta alla distanza focale dell'obiettivo, e che in realtà non esiste affatto. Sono in aumento le richieste di interventi mirati a venire bene in foto, più che all'apparire al meglio nella vita di tutti i giorni. Ma in fondo, anche quella sui social network è vita di tutti i giorni».
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