Ucraina, firmato accordo di associazione con Ue. Ultimatum alla Russia

Ucraina, firmato accordo di associazione con Ue. Ultimatum alla Russia
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Venerdì 27 Giugno 2014, 02:34 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 11:15

L'Unione Europea ha firmato oggi, a margine del vertice dei 28, gli accordi di associazione con Ucraina, Georgia e Moldova. Con Kiev, alla presenza del nuovo presidente Petro Poroshenko, è stata siglata la parte economica del Trattato, dopo che già a marzo era stata firmata quella politica.

L'ultimatum Ultimatum della Ue a Mosca sull'Ucraina. I leader dei 28 riuniti a Bruxelles hanno chiesto alla Russia di rispettare quattro condizioni o ci saranno nuove sanzioni: negoziati su un piano di pace, rilascio degli ostaggi in mano ai separatisti filorussi, accordo su un meccanismo di verifica del cessate il fuoco e restituzione alle autorità ucraine del controllo di tre checkpoint al confine.

«Anche la Crimea oggi è parte di questo accordo». Lo ha sottolineato il presidente ucraino Petro Poroshenko a Bruxelles per la firma dell'Accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Ue. Sono stati necessari «sette lunghi anni di percorso spinoso, con alti e bassi» e persone che hanno pagato col prezzo della vita questo momento, ha poi ricordato Poroshenko.

Russia. La firma di un accordo di associazione con l'Ue è un diritto sovrano dell'Ucraina, ma comporterà «serie conseguenze». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Grigory Karasin, citato dall'agenzia stampa Interfax dopo l'annuncio della firma a Bruxelles. «Le conseguenze della firma dell'Ucraina e la Moldova saranno indubbiamente serie e dovremo tenere conto delle ricadute per evitare incomprensioni e sospetti», ha affermato Karasin.

Scontri. La firma di un accordo di associazione con l'Ue è un diritto sovrano dell'Ucraina, ma comporterà «serie conseguenze». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Grigory Karasin, citato dall'agenzia stampa Interfax dopo l'annuncio della firma a Bruxelles. «Le conseguenze della firma dell'Ucraina e la Moldova saranno indubbiamente serie e dovremo tenere conto delle ricadute per evitare incomprensioni e sospetti», ha affermato Karasin.

Si tratta della base militare numero 3004 a Donetsk. In teoria il cessate il fuoco di una settimana annunciato venerdì scorso dal presidente ucraino Petro Poroshenko e confermato lunedì da un leader filorusso non sarebbe ancora scaduto.

L'autista ucciso Degli uomini armati hanno aperto il fuoco su un autobus ad Artemivsk - nell'Ucraina orientale dilaniata dai combattimenti tra truppe di Kiev e miliziani separatisti - uccidendo l'autista e una passeggera. Lo riporta una testata online cittadina, 06274, citata anche dall'agenzia Interfax.

Osservatori Osce liberati. ​Intanto Quattro osservatori dell'Osce sequestrati il 26 maggio scorso da ribelli pro-russi sono stati liberati e sono giunti nella notte ad un albergo di Donetsk, piazzaforte dei pro-russi nell'est dell' Ucraina. ​Lo ha annunciato alla stampa il primo ministro dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk. Sarebbero stati liberati «senza condizioni». Si tratta - ha precisato - di un danese, un turco, uno svizzero e, se non sbaglio, un estone». Gli ex prigionieri sono apparsi stanchi e tesi, e non hanno voluto parlare con i giornalisti.

«Ci felicitiamo del ritorno dei quattro membri della missione dopo 31 giorni d'assenza - ha commentato il numero due dell'Osce in Ucraina, Mark Etherington - . Siamo però molto preoccupati per la sorte di altri quattro nostri colleghi», ha aggiunto riferendosi ad una seconda squadra dell' Osce trattenuta dal 29 maggio in qualche luogo dell'est dell'Ucraina dai ribelli filorussi. Borodai ha precisato che gli osservatori dell'Osce erano stati sequestrati da un capo ribelle della vicina regione di Lugansk. I dirigenti separatisti a Donetsk e Lugansk hanno ripetutamente affermato di non avere il controllo su tutti i gruppi paramilitari che lottano contro le forze governative ucraine. Borodai ha anche annunciato che i combattenti pro-russi si erano asserragliati in serata in una base militare ucraina di Donetsk, dopo alcune ore di scontro armato.

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