una volta la tigre ne «L’Era Glaciale 4»: «Malgrado il gelo da otto anni a questa parte, non si è ghiacciato nulla nel dare la voce a Diego. Il continente è alla deriva, i ghiacciai si stanno sciogliendo per colpa del maldestro scoiattolo Scrat, sempre dietro alla sua ghianda, ma io godo di ottima salute». Ride il comico, che conserva l’energia di un adolescente e confessa: «Ho sempre rincorso il sogno e mi sono trovato a sognare così intensamente che il sogno è diventato realtà.
Ora, non voglio fare la parte di Cenerentola, ma devo dire che finalmente ho realizzato i miei desideri». Pochi, ma precisi: «Primo, diventare un forte attore. Secondo avere una famiglia con dei figli. Terzo, poter contare su amici veri. Quarto, essere amato dal pubblico. Quinto, essere battezzato da un capo indiano: anni fa Flojd Westerman (quello di «Balla coi lupi») mi ha dato il nome Iktomi. È il nome dello spirito guida dei nativi d’America. Li ho sempre amati molto. Se mi dovessi fare un tatuaggio, sceglierei una piccola aquila sulla spalla. È il loro simbolo».
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