Le accuse. I due assistenti capo della polizia penitenziaria di Modica, che sono stati posti agli arresti domiciliari, sono indagati dalla Procura di Modica per concussione e violenza sessuale, continuata e aggravata, e spaccio di sostanze stupefacenti.
L'inchiesta. I due sono stati arrestati all'alba dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa perché accusati di aver abusato in periodi diversi, tra maggio del 2012 e del marzo 2014, di alcuni giovani detenuti stranieri costringendoli a subire umilianti atti sessuali di varia natura, dietro minacce. In caso di rifiuto della vittima prescelta il carcerato sarebbe stato minacciato di gravi ritorsioni come quello di fargli allungare i tempi della detenzione con nuove accuse: avrebbero nascosto droga nei suoi vestiti o nella sua cella, accusandolo di esserne il possessore. Chi invece accettava le avance sarebbe stato ricompensato con alcuni regali come dosi di hashish, sigarette, tabacco e altri prodotti difficili da trovare in una prigione.
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