Un body scanner collegato ad una stampante in 3D per rilevare persone, reperti archeologici, sculture, accessori per la casa, qualsiasi oggetto di grandi dimensioni e riprodurre il tutto con una gamma di cinquanta materiali (plastica, gomme, metalli tanto per fare alcuni esempi) ma senza spendere cifre astronomiche.
L’idea è venuta a Maurizio Costabeber, fondatore e direttore generale della DWS, un’azienda di Vicenza che da oltre venti anni progetta, realizza ed esporta in tutto il mondo stampanti in 3D, e che in occasione della Maker Faire Rome 2015 ha presentato la sua ultima “creatura”, X-Fab, da oggi in commercio ad appena 5mila euro.