Reja: «Credo ancora nell'Europa League
ma ora la Lazio non può più sbagliare»

Reja: «Credo ancora nell'Europa League ma ora la Lazio non può più sbagliare»
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 15 Marzo 2014, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 10:49
Chi aspettava un Reja dimesso e in balia delle onde si sbagliava di grosso. La sconfitta con l’Atalanta ha fatto male, ma è da lì che il tecnico vuole ripartire per rivedere la Lazio di Firenze, la squadra che ha giocato senza paura e sicura dei propri mezzi. “Dobbiamo ripartire alla svelta, niente è ancora compromesso. In settimana ne abbiamo parlato tra noi e sono sicuro che i ragazzi lo hanno capito. Non possiamo più sbagliare”, la carica dell’allenatore.

Europa League: “Io ci credo ancora, ci sono diversi punti in palio e dobbiamo puntare al massimo”.

Ripartire in trasferta, un sollievo: “Dovrebbe essere il contrario, ma in casa ultimamente la tranquillità è venuta meno”.

Il riscatto di Klose: “Ci tiene a fare bene, ma non solo lui deve aumentare il rendimento bensì tutta la squadra. Non possiamo sempre dipendere dal singolo, lui è il terminale offensivo, la squadra deve essere in grado di portare il pallone davanti”.

Il vice-Candreva non sarà Felipe Anderson: “Preferirei che lui giocasse sulla fascia, lui mi ha detto che invece vorrebbe avere più libertà di manovra, partendo da dietro le punte. Vedremo se durante la gara opterò per questa soluzione. Non sta vivendo un momento semplice, ma non è una bocciatura”.

Novaretti titolare: “L’ho visto bene, si sta impegnando molto e lo vedo pronto, mi aspetto una bella gara”.

La contestazione pericoloso alibi per la squadra: “Un po’ ne risente, perché con il pubblico vicino qualcosa in più si ottiene. Dispiace solo che eravamo in crescita anche dal punto di vista del gioco e della condizione, poi è arrivata questa scivolata, ma i ragazzi ci credono ed è ancora tutto possibile per raggiungere il nostro obiettivo, l’Europa League”.

Una Lazio in ripresa nonostante tutto: “Abbiamo una media di due punti a partita, se la dovessimo mantenere potremmo raggiungere l’Europa, non possiamo più fallire. Mi interessa mantenere una distanza adeguata per giocarci tutto negli scontri diretti. Non dobbiamo staccarci dal gruppo, perché significherebbe non dire più nulla a questo campionato”.

Undici finali: “Sarà una frase banale, ma è la verità e soprattutto lo spirito con cui giocare da qui alla fine. Quella con l'Atalanta era decisiva per il salto di qualità, adesso non si può più fallire nemmeno una partita”.

Postiga: “La gara più importante è quella di domani, mi auguro che faccia parte del gruppo”.

Sorpresa Minala: “E’ sempre con noi, sta lavorando da un mese, si propone bene, domani lo porterò con me. E se ci fosse la necessità, lo potrei pure inserire durante la partita”.

Senza Europa, un mercato diverso: “Assolutamente no. Non c'entra niente la classifica di questo campionato, una società che programma deve programmare ugualmente il futuro”.
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