DANIELE NON CI STA
De Rossi continua a non capacitarsi della sanzione ricevuta. Il calciatore, infatti, sia ai compagni che ai dirigenti ha più volte spiegato come il colpo ad Icardi sia stato fortuito e non teso a colpire volontariamente, tantomeno in modo violento, il calciatore avversario. Non è escluso, quindi, che il giorno dell’udienza, insieme al legale Conte e al d.g. Baldissoni, possa presentarsi anche lui davanti alla Corte, proprio per spiegare, avvalendosi del filmato, quanto accaduto. Anche se la Roma punterà a ribaltare la decisione di Tosel, sarebbe già un grande successo se la pena comminata venisse decurtata di una giornata. In pratica il club proverà a convincere la Corte Federale a derubricare la volontarietà e la violenza dell’atto – come è stato sanzionato - a condotta «gravemente antisportiva». Per intenderci: quello di De Rossi non è stato un pugno ma un colpo fortuito teso a divincolarsi in area, privo dei requisiti della violenza. A dimostrazione, la mancata protesta di Icardi che riprende a giocare come se nulla fosse accaduto.
SOSPENSIVA MILAN-ROMA
Intanto venerdì si discuterà anche della «sospensione dell’esecutività della sanzione inflitta dal Giudice Sportivo» riguardante Milan-Roma. Il 20 dicembre la Corte di Giustizia Federale aveva congelato il provvedimento di Tosel, dopo i cori segnalati dagli ispettori della Figc durante la partita di Milano, disponendo nuove verifiche. Gli 007 di Palazzi – sulla base delle contestazioni operate dai legali della Roma (che hanno depositato il filmato con l’audio del coro «Rossoneri carabinieri» e non «Rossoneri squadra di neri») hanno svolto ulteriori accertamenti, dei quali si discuterà ex novo.
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