Asti, nel nome di Cocteau il dramma di una donna

Asti, nel nome di Cocteau il dramma di una donna
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Giovedì 20 Giugno 2013, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 11:09
Con un omaggio a Jean Cocteau torna a Spoleto Adriana Asti, interprete di due atti unici diretti dal francese Benot Jacquot, alla sua prima prova teatrale. «Le due pièces si susseguono – spiega il regista - prima La voce umana, poi Il bell’indifferente. Nessun intervallo, appena il tempo di modificare a vista la scena. L’attrice scenderà dal palcoscenico, assisterà al cambio degli arredi da una poltrona della prima fila, risalirà non appena pronta la scena». Entrambi i monologhi sono dedicati alla dolorosa fine di un amore: se in La voce umana una donna parla al telefono con l’uomo che l’ha lasciata per un’altra e ricostruisce così la parabola di un amore finito, in Il bell’indifferente – pièce composta espressamente per Edith Piaf – l’uomo è presente,muto e, appunto, indifferente all’assolo della sua amante.



«La coppia di atti unici – continua Jacquot - presentata così, l’uno di seguito all’altro, compone la prova di una sola attrice ed esprime la denuncia, la stessa, di una donna sola». Traduzione di René de Caccatty. Le scene sono di Roberto Plate, i costumi di Nucoletta Ercole e Christian Gasc. Luci di Jacques Rouveyrollis.Al Teatro Caio Melisso il 5 luglio alle 19.30. Repliche il 6 (alle 18.30) e il 7 (alle 16.30).
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