Torna la neve sulle cime della Ciociaria, le stazioni sciistiche sperano

Coltre bianca sulle piste da sci di Campo Staffi e Campocatino

Torna la neve sulle cime della Ciociaria, le stazioni sciistiche sperano
di Annalisa Maggi
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Martedì 13 Febbraio 2024, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 15:19

Finalmente il paesaggio invernale nelle stazioni sciistiche ciociare. Dopo un inverno con le margherite al posto della coltre bianca sulle piste da sci di Campo Staffi e Campocatino, domenica la dama bianca è tornata. Non ne è scesa in grande quantità ma lo spessore di 20-25 centimetri ha riacceso le speranze tra gli operatori di salvare una stagione disastrosa.

I gestori degli impianti da sci sia di Campo Staffi sia di Campocatino, rispettivamente la Rumm club srls e la Lvs Rental srl, si stanno impegnando al massimo per cercare di aprire le stazioni il prima possibile, magari già dal prossimo weekend. La chiusura, tuttavia, ha già provocato notevoli danni economici all'indotto turistico legato alle presenze nelle nostre località di montagna e a farne per primi le spese sono gli operatori commerciali.

IL BILANCIO

Luana Testa, titolare del Rifugio Viperella insieme a Mauro Venditti, traccia un primo bilancio delle perdite: «Il danno che possiamo quantificare per questa stagione anomala è equivalente all'80% delle presenze in meno rispetto agli altri passati, perché è pur vero che riusciamo a proporre attività alternative, quindi a fare ugualmente escursioni sia di notte che di giorno, ma l'economia di Filettino e dell'intero territorio ruota intorno alla neve. L'attrattiva maggiore del nostro territorio è sempre stata la neve e sempre sarà la neve. Quindi, purtroppo, la mancanza di neve quest'anno ha generato un danno che è ingente, non lo possiamo quantificare perché è veramente pesante sotto ogni punto di vista. Abbiamo intere famiglie che lavorano proprio sull'impiantistica e gli impianti chiusi corrispondono a stipendi che vanno in meno alle famiglie, ma anche in termini di presenze, perché anche gli stessi proprietari delle case sono meno motivati a venire in quanto manca l'attrattiva principale. Il danno è altissimo».

LA BEFFA

Numeri in negativo anche per la Rumm Club srls, la società che ha risposto al terzo avviso per l'affidamento in questione degli impianti di Campo Staffi, e che, finora, non è riuscita ancora ad aprire un solo giorno per la mancanza della neve: «Siamo già a 12mila euro di spese prima di aver staccato un solo ingresso» ha calcolato Renato Cristiano, legale rappresentante della Rumm club srls, società che ha iniziato a investire nelle località sciistiche dal 2016 e oggi presente in Abruzzo (Scanno), in Piemonte (Ceresole Reale), a Bergamo (Pizzatorre), nel Monviso (Crissolo), in Val d'Aosta (tra i comuni di Saint-Vincent e Brusson) a Leonessa alle pendici dei reatini, in Val Comino e ora a Campo Staffi per la Ciociaria.

LE PERDITE

«I costi aggiunge Cristiano sono legati al bando stesso e agli adempimenti che andavano posti in essere, dalle assicurazioni alla nuova posizione aperta presso la Camera di Commercio solo per 1 anno perché poi a maggio la concessione scadrà. Sapevamo che correvamo un rischio imprenditoriale alto in queste zone avendo un'ampia esperienza nelle località invernali. Ci vorrà un po' di tempo per ammortizzare i costi e, ammesso che riusciremo ad aprire speriamo a breve, con un solo weekend non rientreremo di certo nelle spese ma sarebbe una grande soddisfazione riuscire a dare un servizio per questo territorio. La nostra intenzione, infatti, è restare su Campo Staffi e partecipare alla gara europea annunciata dal Comune di Filettino per la gestione degli impianti di risalita».
Dalla Lvs Rental, gestore di Campo Catino, il direttore, Andrea Ruggeri, afferma: «Bella la situazione sotto il profilo paesaggistico, ma in realtà ci sono dai 10 ai 20 cm di neve che non ci consentono di aprire gli impianti. Stiamo facendo il possibile per aprire almeno il campo scuola e il fun park per questa settimana, vediamo se ci riusciamo»
 

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