Il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Lazio meridionale è stato il filo conduttore degli interventi dei vertici della magistratura ieri mattina in occasione dell'insediamento del nuovo presidente del tribunale di Cassino Lucio Achettino. Presenti alla cerimonia le massime autorità militari, civili e religiose tra cui il presidente della Corte d'Appello di Roma Giuseppe Meliadò, il procuratore generale Salvatore Vitello, giudici, avvocati, personale in servizio al palazzo di giustizia, le forze dell'ordine, i sindaci di Cassino Enzo Salera e di Piedimonte san Germano Gioacchino Ferdinandi, il vescovo Antonazzo. Il magistrato Lucio Aschettino, proveniente da Napoli e con una lunga carriera alle spalle, ieri mattina nell'aula della Corte d'Assise di Cassino ha prestato giuramento. Aschettino ha preso il posto dell'ex presidente Massimo Capurso andato in pensione per raggiunti limiti di età.
L'INTERVENTO
Nel suo intervento il nuovo presidente ha avvertito che la malavita organizzata è sempre più presente in tutti i settori imprenditoriali e perciò il monitoraggio deve essere continuo e attento. «Vengo da una esperienza come quella di Napoli ha detto - e perciò avrò un confronto costante con giudici, avvocati e istituzioni del territorio per avere quelle informazioni relative al fenomeno delle ripercussioni sul territorio nell'area di competenza del tribunale di Cassino.
E ha ringraziato il presidente uscente Capurso per il lavoro svolto durante il suo mandato. Per il presidente della Corte d'Appello di Roma Giuseppe Meliadò «è un giorno importante per Aschettino. È un bravissimo magistrato che viene in un tribunale dominato dalla cultura europea di Montecassino. Con la sua esperienza e la sua conoscenza saprà contrastare il fenomeno della criminalità». Il presidente dell'ordine forense l'avvocato Giuseppe Di Mascio e il sindaco Enzo Salera hanno dato il benvenuto al magistrato.