Scuola De Mattias, subentra la fondazione Bonifacio VIII di Anagni: in arrivo anche un liceo

Scuola De Mattias, subentra la fondazione Bonifacio VIII di Anagni: in arrivo anche un liceo
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 07:55

La scuola Beata De Mattias di Frosinone non lascia, ma raddoppia. Ieri mattina è arrivata la comunicazione ufficiale che la scuola paritaria dove ci sono oltre 130 studenti tra scuola di infanzia e primaria (materna ed elementare) non chiuderà i battenti come annunciato nei giorni scorsi. Anzi in programma c'è anche l'estensione e l'introduzione di nuovi corsi anche per la media e per le superiori, pare un liceo. Milena Marangoni delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo con sede a Roma fa sapere che «è avviata la procedura per il passaggio di gestione della scuola Beata Maria de Mattias di Frosinone alla fondazione Bonifacio VIII di Anagni».

L'istituto De Mattias, prosegue la nota, «desidera continuare ad essere un polo educativo per la realtà sociale di Frosinone secondo l'antica tradizione sempre perseguita.

Si impegna, pertanto, ad elaborare collaborando e sostenendo percorsi secondo l'educativo cattolico. Gli obiettivi di tale accordo intendono preservare la continuità educativa, mantenere la presenza educativa del personale docente con la familiarità di quello non docente. L'istituto Bonifacio VIII integrerà secondo percorsi didattici, innovativi ed internazionali».

Scongiurata la chiusura della scuola le iscrizioni per il prossimo anno scolastico sono tuttora in corso e resteranno quindi valide. Soddisfazione viene espressa anche dall'amministrazione comunale in quanto l'istituto gestito da privati rappresenta per Frosinone comunque una realtà consolidata del territorio: «L'amministrazione comunale seppur non poteva entrare in merito riferisce l'assessore alla Pubblica Istruzione, Valentina Sementilli - era pronta in caso di chiusura a garantire un ricollocamento agli studenti e alle rispettive famiglie per consentire di trovare una nuova collocazione scolastica salvaguardando la familiarità degli studenti stessi. Alla fine non si è reso necessario questo tipo di intervento e siamo contenti sia per la struttura che è meravigliosa sia perché questo istituto paritario rappresenta una ricchezza per il territorio e si garantisce allo stesso tempo una continuità didattica ai bambini già iscritti».

I NODI DA SCIOGLIERE

Sempre a proposito di scuola c'è il caso della primaria di Madonna della Neve che quest'anno è stata collocata in dei moduli grazie all'ottenimento dei fondi Miur per la gestione del Covid 19. Mercoledì la nota del comune che rassicurava e smentiva le voci di un possibile smebramento del plesso. Ma c'è comunque la necessità di trovare una nuova collocazione per il centinaio di studenti che la frequentano. I moduli hanno infatti una durata contrattuale di circa un anno e pertanto la prossima estate dovranno essere riconsegnati, salvo accordi diversi dell'ultim'ora. «Stiamo cercando di trovare una collocazione nuova sempre in zona», dichiara l'assessore Sementilli.

In progetto c'è la costruzione di un plesso partendo dallo scheletro di via Madonna della Neve. I lavori potrebbero iniziare già quest'anno ma non potranno essere ultimati per la riapertura delle scuole. Pertanto a settembre, in assenza dei moduli e della nuova scuola, si dovrà cercare una nuova collocazione. Dopo lo sfratto dall'immobile privato di via De Carolis, insomma, ora occorre un altro spostamento salvo accordi con i gestori della scuola provvisoria modulare. Una soluzione questa accolta con scetticismo dalle famiglie all'inizio, ma che invece si è dimostrata funzionale ed accogliente.
 

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