Compagna disabile compie 18 anni, la classe rinuncia alla gita: tutti alla festa

Protagonista del bel gesto una quarta del Liceo Scientifico di Pontecorvo

Rinunciano alla gita per partecipare al compleanno della compagna di classe disabile
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 9 Aprile 2023, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 15:48

Rinunciano alla prima gita scolastica dopo la pandemia per partecipare alla festa di compleanno della loro compagna di classe disabile. È una storia di amicizia, solidarietà e inclusione, quella che arriva al termine della Settimana Santa dall'Istituto di istruzione superiore di Pontecorvo. I protagonisti sono i ragazzi della classe Quarta sezione C del Liceo Scientifico. Nei giorni scorsi la dirigente scolastica Lucia Cipriano se li è visti presentare tutti insieme: «Preside, noi preferiamo rinunciare alla gita».
Era tutto pronto per cominciare a pensare al viaggio di cinque giorni in Sicilia tanto atteso. Anche perché sarebbe stata la prima gita scolastica dopo l'emergenza Covid. Ma loro, ragazzi tra i 17 e 18 anni, quando hanno saputo che per questioni organizzative la data di partenza era slittata e coincideva con il giorno dalla festa di compleanno dalla loro compagna disabile, non hanno esitato: «O partiamo tutti o nessuno». È bastato qualche momento di confronto per arrivare alla decisione unanime. A quel punto lo hanno comunicato ai docenti, alla dirigente e ai loro genitori.

«Non vogliamo lasciare sola la nostra compagna, lei è una di noi, non è giusto che festeggi il compleanno senza i suoi amici.

Sono quattro anni che la conosciamo e le vogliamo bene», hanno spiegato ai genitori alcuni ragazzi una volta tornati a casa. La loro compagna di classe sicuramente non sarebbe stata sola nel giorno del suo diciottesimo compleanno, avrebbe avuto intorno a sé l'affetto dei genitori e dai parenti, ma la presenza dei suoi compagni di scuola renderà ancora più indimenticabile la festa per l'arrivo alla maggiore età.

Gli amici hanno deciso di farle il regalo più bello, di quelli che non hanno prezzo, nel nome dell'amicizia. Anche perché lei non è mai mancata ad ogni evento, dal Carnevale ai compleanni. E quindi la decisione di non partire, che non ti aspetti da ragazzi che giustamente fremono dalla voglia di divertirsi, è venuta naturale, frutto di una maturità e di un approccio alla vita nel solco dei valori di inclusione e amicizia. «Sono stati eccezionali, hanno deciso tutto da soli. Questo come scuola ci rende orgogliosi», dice la preside. Poi aggiunge: «Segnaleremo il gesto al Presidente Mattarella per il riconoscimento che viene attribuito agli alfieri della Repubblica».

 

LA MADRE

«Una decisione che abbiamo particolarmente apprezzato - ha detto la madre della giovane - Sono ragazzi eccezionali capaci di compiere un gesto così bello. Non possiamo che dire: grazie, grazie di cuore».

Ma la madre ci tiene a lanciare anche un appello: «Abbiamo tanto da imparare da questi ragazzi. Oggi chi convive con la disabilità, purtroppo, si trova ad affrontare tanti disagi, soprattutto in ambito pubblico (strade a marciapiedi), ma anche nella scuola. Ci sono ancora troppe barriere architettoniche, troppi ostacoli materiali che impediscono, spesso, la mobilità e la piena attuazione dei diritti riconosciuti ai disabili».
 

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