Anagni, ok al polo logistico: 60 milioni da investire e mille posti di lavoro

Promotori il gruppo Blossom Avenue. Si tratta di un progetto da circa 400.000 metri quadrati: ok alla variante urbanistica

Il rendering del progetto
di Paolo Carnevale
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Venerdì 1 Marzo 2024, 07:03

Un polo logistico ad Anagni. Un mega impianto pensato per movimentare la merce, sul modello Amazon. Un progetto da circa 400.000 metri quadrati complessivi, nel segno della sostenibilità; 140.000 metri quadrati saranno riservati alla superficie ricoperta dai capannoni; altri 100.000 ad un impianto fotovoltaico. Lo spazio restante sarà riservato ad un'ampia superficie verde, con una serie di opere di valorizzazione della zona che sarà sede del progetto. Un investimento da oltre 60 milioni di euro che consentirà di dare lavoro, soltanto per parlare di assunzioni dirette, almeno ad 800/1000 persone. Per non parlare dell'indotto, che potrebbe innalzare di molto la cifra iniziale.

L'iter per la realizzazione pratica del progetto è iniziato ieri mattina, con l'approvazione della relativa variante urbanistica presentata nel consiglio comunale di Anagni. I promotori del progetto sono gli esponenti del gruppo Blossom Avenue, una società di pianificazione urbana e architettura. Un gruppo, tra l'altro, che ha già operato in zona, visto che è promotore anche del progetto di riqualificazione dello stabilimento Prinz Brau di Ferentino. Il polo sorgerà nella zona di San Bartolomeo, una contrada posta lungo la via Casilina, a poche centinaia di metri di distanza dal casello autostradale. Una posizione strategica. Proprio la vicinanza alle principali arterie di collegamento, con la relativa facilità di spostamento delle merci, è stato uno degli elementi che ha convinto il gruppo Blossom Avenue ad investire in zona.

GLI ALTRI INTERVENTI

Durante la presentazione del progetto i referenti del gruppo hanno insistito molto sulla necessità di realizzare una struttura nel segno della sostenibilità ambientale. Ad esempio, con la creazione di una serie di pannelli che consentiranno di isolare la zona produttiva dal nucleo cittadino; o con la piantumazione di alberi che permetteranno di assorbire 226 tonnellate all'anno di anidride carbonica. Previste anche alcune opere compensative, come l'ampliamento di un laghetto verde presente nella contrada, un centro polifunzionale per i cittadini, un impianto di videosorveglianza, una pista ciclopedonale e la creazione di una strada per facilitare il collegamento con la stazione ferroviaria di Anagni. Ora, dopo l'approvazione del progetto in Consiglio, la palla passa alla Regione. Successivamente il progetto tornerà in consiglio comunale per l'approvazione definitiva, propedeutica all'inizio vero e proprio dei lavori. Difficile fare, al momento, previsioni sui tempi, ma secondo le stime di alcuni tecnici è realistico che il progetto possa essere completato, superate le questioni burocratico-amministrative, entro la fine del 2025.

IL SINDACO

Nell'illustrare il progetto, il sindaco Daniele Natalia ha espresso soddisfazione per un progetto che permetterà la rivalutazione di un territorio fino ad ora rimasto ai margini della città. A votare a favore sono stati anche due dei tre esponenti della minoranza, i consiglieri Danilo Tuffi e Giuseppe De Luca. Si è invece astenuto l'esponente di LiberAnagni, l'avvocato Luca Santovincenzo, dopo aver chiesto invano che il progetto fosse, prima dell'approvazione definitiva, rivisto dalla commissione urbanistica per permetterne l'esame ad una rappresentanza più larga di tutta la cittadinanza.
 

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