Il contenzioso, la Corte dei conti: «Monti Lepini, niente lavori se non si pagano i debiti»

Il contenzioso, la Corte dei conti: «Monti Lepini, niente lavori se non si pagano i debiti»
di Gianpaolo Russo
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2023, 07:41

Sull'appalto della Monti Lepini e sui debiti fuori bilancio accertati per il contenzioso con l'impresa aggiudicataria (la Delta Lavori di Sora), la Corte dei Conti ha posto un freno all'amministrazione comunale di Mastrangeli: prima si pagano i debiti (oltre 2 milioni di euro) poi, eventualmente, si possono ottenere gli ulteriori fondi per ultimare l'opera.
In una nota trasmessa al Comune il 23 febbraio scorso, il tribunale contabile afferma che il comune «non ha comprovato il titolo dei residui attivi che assume a copertura del pagamento del contenzioso verso la Delta Lavori, non ha comprovato che lo stesso debito possa essere trattato come residuo passivo già iscritto in bilancio, non ha provato di disporre di risorse di cassa, non ha prodotto delibere di riconoscimento del debito per le sentenze relative alla Delta Lavori». Tradotto: l'amministrazione non aveva inserito questo ammontare dei debiti in bilancio.
LE RESPONSABILITÀ
Sull'argomento l'ex sindaco, Domenico Marzi, insieme ai tre consiglieri della sua lista (Carlo Gagliardi, Armando Papetti e Alessandra Mandarelli) vanno giù duro: «Da anni, prima Ottaviani e poi Mastrangeli ci accusano di aver creato debiti fuori bilancio. Ebbene il caso del contenzioso della Delta Lavori dimostra come questo debito sia ascrivibile alla giunta Ottaviani che, sbagliando, andò alla rescissione del contratto creando un danno erariale al comune. È solo l'esempio di una cattiva amministrazione su quest'opera che ha vissuto diverse vicissitudini anche nelle amministrazioni precedenti ma il cui debito, è bene precisarlo, è stato fatto dalla giunta Ottaviani. L'ex assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Tagliaferri, si è difeso sostenendo che quella soluzione venne suggerita dall'allora dirigente. Ma non può essere un'attenuante. Occorreva procedere con cautela magari ottenendo un terzo parere da un tecnico esterno ma evitare un contenzioso che poi ci avrebbe penalizzato».
Ma oramai il danno è stato fatto. Il comune dovrà prima pagare questi debiti e poi, chissà quando, cercare di ottenere quei fondi congelati in Regione per ultimare il secondo lotto dell'appalto bloccato da oltre 10 anni e che va dalla rotatoria di viale Europa-via Fani sino all'uscita dell'autostrada. Un tratto mai urbanizzato, privo di marciapiedi, illuminazione e le rotatorie che dovrebbero sostituire gli attuali incroci semaforici.
EXCURSUS
Una vicenda che parte da lontano: durante l'era Marini il cambio in corsa di un progetto già appaltato con la giunta che decise di eliminare il sottopasso di Madonna della Neve a cui seguirono indagini, esponenti politici sotto inchiesta e di fatto il blocco dei lavori. Poi la prima giunta Ottaviani riuscì a sbloccare i lavori per il primo lotto Brunella-rotatoria via Fabi ma si andò alla rescissione del contratto creando il contenzioso con l'impresa che ha portato al congelamento dei fondi per ultimare la strada. Così da oltre 11 anni la città attende l'ultimazione dell'opera.
IL NODO BILANCIO
La lista Marzi poi chiude con un primo bilancio di questi nove mesi di amministrazione Mastrangeli: «Sinora si è puntato molto sull'immagine ed alle belle dichiarazioni di intento ma poco alla sostanza. Gli atti e le proposte deliberative arrivate in consiglio sono state talmente poche che diventa difficile persino fare opposizione». Ed a proposito di bilancio Marzi e colleghi dichiarano: «Abbiamo assistito ad una campagna elettorale con il sindaco Mastrangeli, ex assessore alle Finanze per dieci anni, che ci raccontava di aver risanato i conti del comune, che non vi fossero più debiti e che la città sarebbe potuta finalmente ripartire dopo anni di sacrifici. Sinora non abbiamo visto nulla. Noi vogliamo avere un atteggiamento costruttivo. Se accolgono alcune nostre richieste come rivedere la questione dell'ascensore inclinato, chiedere in Regione denari per alcune opere pubbliche, realizzare un parcheggio sopra via Ciamarra, siamo disponibili al dialogo. Ma questo bilancio così come si preannuncia non lo voteremo».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA