Molestie sulla donna delle pulizie al Consiglio di Stato, il finanziere arrestato punta su 12 testimoni per scagionarsi

Il maresciallo di 57 anni di Supino ai domiciliari: presentato il ricorso al Riesame

Molestie sulla donna delle pulizie al Consiglio di Stato, il finanziere arrestato punta su 12 testimoni per scagionarsi
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 15 Ottobre 2023, 16:07

È pronto a dimostrare la propria innocenza Marco Boni, il maresciallo della guardia di finanza di 57 anni di Supino finito agli arresti domiciliari con l'accusa di tentata violenza sessuale e stalking.

La Procura di Roma contesta al finanziere di avere molestato in maniera pesante, per ottenere rapporti sessuali, un'addetta alle pulizie di 33 anni che lavorava negli uffici del Consiglio di Stato dove il militare, appartenente alla gruppo di polizia giudiziaria del ministero delle finanze, era stato distaccato da qualche tempo. Il maresciallo, secondo le indagini svolte dai carabinieri dopo la denuncia della donna, avrebbe avuto degli approcci sempre più aggressivi e persecutori nonostante la donna avesse fatto capire che non gradiva le sue attenzioni morbose. A quel punto l'addetta alle pulizie, che inizialmente si era tenuta tutto per sé temendo ripercussioni sul lavoro, si è rivolta alle forze dell'ordine perché impaurita dagli atteggiamenti del finanziere che incontrava quasi tutti i giorni.

LA DIFESA

Il maresciallo di Supino ha respinto le accuse sostenendo che la donna si sarebbe inventata tutto e lui sarebbe caduto in un raggiro.

Il suo legale di fiducia, l'avvocato Nicola Ottaviani, ha presentato il ricorso al Riesame. Nell'istanza sono stati indicati 12 dipendenti, tra colleghi della Finanza e impiegati, che lavorano allo stesso piano di palazzo Spada, la sede del Consiglio di Stato di Roma, dove sarebbero avvenute le molestie, stando al racconto fornito dalla donna. Tra i testimoni indicati c'è anche il collega di stanza. Anche qui, secondo la denuncia della donna, il maresciallo l'avrebbe palpeggiata.

I testimoni indicati dalla difesa invece, stando a quanto riportato nel ricorso presentato al Riesame, riferiscono che non avrebbero mai notato nulla di quanto sostenuto nelle accuse della Procura di Roma. La donna, dipendente della cooperativa che ha in appalto le pulizie a Palazzo Spada, lavorava in quella sede da circa due mesi. Il finanziere ha dichiarato che tra loro non c'era mai stata alcuna confidenza.
Nel frattempo i vertici della guardia di finanza lo hanno sospeso dal servizio in attesa degli esiti del procedimento giudiziario.
 

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