Molesta donna delle pulizie negli uffici del Consiglio di Stato, finanziere agli arresti domiciliari

L'accusa: tentata violenza sessuale e stalking. Il maresciallo, 57enne, è stato sospeso

Molesta donna delle pulizie negli uffici del Consiglio di Stato, finanziere agli arresti domiciliari
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 14 Ottobre 2023, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 08:07

Tentata violenza sessuale e stalking nei confronti di un’addetta delle pulizie negli uffici del Consiglio di Stato. Con queste accuse è finito agli arresti domiciliari Marco Boni, un maresciallo della guardia di finanza di 57 anni di Supino, piccolo paese della Ciociaria. Il militare nel frattempo è stato anche sospeso in attesa che si chiarisca la vicenda. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal tribunale di Roma sulla base delle indagini svolte dai carabinieri, con la collaborazione delle stesse Fiamme gialle, dopo la denuncia della donna. Quest’ultima è dipendente di una ditta che si occupa delle pulizie nella sede del Consiglio di Stato, a Palazzo Spada a Roma, dove da anni presta servizio il finanziere ciociaro. 

LA RICOSTRUZIONE

Il maresciallo delle Fiamme gialle, secondo le accuse, si sarebbe invaghito della donna e mentre quest’ultima era lavoro l’avrebbe molestata pesantemente in più occasioni allo scopo di avere rapporti sessuali all’interno degli stessi uffici.

I tentativi di approccio si sarebbero fatti sempre più aggressivi, nonostante la donna avesse fatto capire a chiare lettere che le sue attenzioni morbose non erano gradite e la impaurivano. La donna non avrebbe denunciato subito le molestie temendo di non essere creduta o di subire ripercussioni sul posto di lavoro. Sperava anche che il militare capisse che doveva smetterla, anche considerando il suo ruolo di appartenente a un corpo militare.

Il finanziere però, sempre secondo le accuse mosse dalla procura capitolina, non avrebbe voluto saperne di lasciarla stare, anzi ha continuato a perseguitare la donna per costringerla ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. La malcapitata, a quel punto, temendo per la propria incolumità anche perché obbligata per motivi di lavoro a incontrarsi quasi quotidianamente con il finanziere presso gli uffici del Consiglio di Stato, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine e di raccontare tutto. La denuncia è stata presentata il 20 settembre. Le indagini sono state delegate ai carabinieri. Ma la stessa guardia di finanza ha collaborato con i militari dell’Arma per ricostruire la vicenda e trovare riscontri alla denuncia della donna.

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CODICE ROSSO

Il caso è stato trattato come un “codice rosso”, così come è chiamata la legge del 2019 che ha introdotto una corsia preferenziale per i casi di violenza di genere e di soggetti deboli, come minori e anziani. Una volta avuti tutti gli elementi in mano, la Procura di Roma ha chiesto l’arresto del finanziere. Richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari: il finanziere di 57 anni lo scorso 6 ottobre è finito agli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Supino. I vertici della guardia di finanza lo hanno sospeso dal servizio in attesa degli esiti del procedimento giudiziario. La notizia, che da giorni si rincorreva sulla bocca di tutti, soltanto nella giornata di ieri ha trovato conferma. Nel piccolo paese ciociaro il maresciallo delle Fiamme gialle è molto conosciuto come dirigente sportivo e componente del comitato che organizza la festa patronale.

Il 57enne ha da subito respinto tutte le accuse sostenendo di essere stato vittima di un raggiro. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia. Il finanziere, assistito dal suo difensore di fiducia Nicola Ottaviani, fornirà la sua versione dei fatti portando a supporto anche un serie di elementi. Il giudice a quel punto deciderà se revocare o meno il provvedimento cautelare.

(Ha collaborato Emiliano Papillo)

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