Maltrattava i genitori per acquistare cocaina: le conferme in aula di madre e padre

Maltrattava i genitori per acquistare cocaina: le conferme in aula di madre e padre
di Emiliano Papillo
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Sabato 3 Febbraio 2024, 08:48

Due anni di violenze, maltrattamenti ed estorsioni commesse nei confronti dei genitori, entrambi di 55 anni. È la pesante accusa dalla quale è stato chiamato a difendersi un 34enne operaio di Sgurgola. Ieri è iniziato il processo. Durante l'udienza, la coppia ha confermato le accuse nei confronti del figlio, difeso dall'avvocato Mario Cellitti. A maggio si tornerà in aula, dove la parola passerà ai testimoni.

LA RICOSTRUZIONE

I fatti, secondo la Procura, sarebbero iniziati nel 2022 per protarsi fino a oggi. L'operaio, anche da disoccupato, era un assiduo assuntore di cocaina. Per soddisfare i suoi vizi era costretto a chiedere soldi ai genitori. Sotto minaccia costringeva madre e padre a farsi consegnare la somma di 40 euro al giorno, facendosi accompagnare anche nelle maggiori piazze dello spaccio di Frosinone. Una situazione diventata insostenibile.
Quando i genitori provavano a ribellarsi, li picchiava come nel caso si una sera di due anni fa: dopo essersi visto negare il denaro, l'uomo colpì con un pugno il padre e con un calcio la madre ferendo entrambi e distruggendo i mobili e altri oggetti della casa. In quell'occasione la coppia fu costretta a chiedere l'intervento dei carabinieri. Il figlio fu denunciato, ma la coppia si limitò a segnalare solo quell'episodio, senza fare cenno ai continui maltrattamenti.
Ancora più grave, invece, l'episodio che si verificò qualche mese più tardi. Il 34enne avrebbe ancora chiesto denaro e al rifiuto dei genitori li avrebbe chiusi dentro, impedendo al papà di recarsi al lavoro ed alla mamma di uscire di casa. Oltre a minacciarli di morte, in caso avessero chiamato nuovamente i carabinieri. Da qui la nuova richiesta di aiuto ai militari. I carabinieri riuscirono a liberare la coppia dal figlio, denunciandolo per maltrattamenti ed estorsione.
A quel punto madre e padre raccontarono tutte le violenze subite.

L'ALLONTANAMENTO

Una situazione che nonostante i procedimenti avviati, è andata avanti fino a qualche tempo fa, quando l'operaio è stato allontanato da casa. I giudici hanno deciso di unificare i due procedimenti per maltrattamenti in famiglia, violenza privata ed estorsione rinviando a giudizio l'operaio che ieri è comparso in tribunale. La coppia ha confermato, con particolari anche molto commoventi, i momenti drammatici vissuti sotto minaccia del figlio. Lui, difeso dall'avvocato Mario Cellitti, si è sempre dichiarato innocente.
Emiliano Papillo
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