Rocca presidente. In Ciociaria due seggi a FdI, uno al Pd, un altro verso la Lega. A Battisti il derby con Pompeo

Rocca presidente. In Ciociaria due seggi a FdI, uno al Pd, un altro verso la Lega. A Battisti il derby con Pompeo
di Stefano De Angelis
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Febbraio 2023, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 02:57

E' ormai definito il quadro dei risultati delle Regionali. Il candidato del centrodestra Francesco Rocca è stato eletto governatore del Lazio. Con il 53,8 per cento (pari a oltre 930mila voti) ha battuto lo sfidante principale, Alessio D'Amato, del centrosinistra, che si è fermato al 33,5 (oltre 577mila consensi). Staccati gli altri tre in corsa per la Pisana: Donatella Bianchi (M5S-Polo progressista) non è andata oltre il 10,7 per cento (circa 186mila voti), Sonia Pecorilli (Partito comunista italiano) si è attestata intorno all'uno per cento (17mila sostenitori), poi subito dietro Rosa Rinaldi (Unione popolare) con lo 0,90 per cento (15.500). 

E' questo il verdetto emesso dalle urne. Lo stesso risultato si è materializzato anche in Ciociaria: Rocca ha collezionato oltre 103mila voti (55,9 per cento), D'Amato 63mila (34 per cento), Bianchi 16mila (8,6), Pecorilli 1.500 (0,80) e Rinaldi 1.400 (0,76). 

Alla provincia di Frosinone spettano quattro seggi. Due vanno a Fratelli d'Italia: entrano in Regione Daniele Maura, ex consigliere provinciale, e Alessia Savo, ex sindaco di Torrice, rispettivamente primo e seconda della lista per numero di preferenze. Più di dodicimila per Maura, circa undicimila per Savo. Ma per il partito, in virtù del premio di maggioranza, potrebbe scattare anche un terzo scranno e in tal caso farebbe ritorno alla Pisana Antonello Iannarilli, ex presidente della Provincia (ne ha raggiunte quasi novemila).

Questi ha anche un'altra possibile strada, quella legata alla nomina ad assessore con eventuali dimissioni dall'aula di un eletto di FdI.

In casa Pd la consigliera regionale uscente Sara Battisti è stata la più votata con oltre 17mila consensi personali. In virtù di ciò centra il bis e conserva il suo banco nell'assise regionale, anche se non più in maggioranza, ma all'opposizione. Battisti ha vinto il derby tutto interno al Pd con Antonio Pompeo, ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Ferentino, che ne ha raccolti circa 15mila.

Per il quarto seggio si profila la conferma anche di Pasquale Ciacciarelli della Lega, che ha superato le 14mila preferenze ed è stato di gran lunga il primo della formazione schierata dal partito di Salvini. Non ci sarà, invece, un rappresentante del Movimento 5Stelle.

AFFLUENZA

In Ciociaria l'affluenza alle elezioni regionali sale, ma non abbastanza e non sfiora nemmeno il 50 per cento. A seggi chiusi si è fermata al 44,86, ben lontana dal 67,46 per cento della tornata del 2018. Rispetto alla giornata di ieri (31,28), in cui è stato registrato un drastico crollo con percentuali dimezzate, è cresciuta di circa il 13,50 per cento. In sostanza viene fuori che quello dell'astensione è il primo partito, con oltre il 55 per cento.

Un dato che dovrebbe far riflettere gruppi e coalizioni e a cui ora si daranno mille interpretazioni. Ma tant'è: la maggior parte dei cittadini, infatti, ha deciso di disertare le urne. Riavvicinare la popolazione al dibattito, alla partecipazione, al confronto sarà una delle mission delle forze politiche. Il tutto per evitare eventuali ulteriori flessioni in futuro.

La Ciociara, ad ogni modo, con il 44,86 ha fatto registrare la percentuale più alta tra le province del Lazio e anche dell'intera regione, che si è fermata al 37,20.

In provincia di Frosinone negli ultimi cinque mesi il numero di uomini e donne che hanno deciso di rispondere presente alla chiamata elettorale è diminuito di quasi 20 punti. Alle Politiche del settembre scorso, infatti, aveva votato il 63,91 per cento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA