Ballottaggio Mastrangeli-Marzi, voglia di confronto in piazza e accuse incrociate. Alleanze: incontro Pd-Azione, vertice Psi

Ballottaggio Mastrangeli-Marzi, voglia di confronto in piazza e accuse incrociate. Alleanze: incontro Pd-Azione, vertice Psi
di Stefano De Angelis
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Giovedì 16 Giugno 2022, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 11:21

Telefonate, messaggi e manovre. Il ballottaggio per scegliere il nuovo sindaco di Frosinone si avvicina e le due coalizioni che si sfideranno si sono rimesse in moto. L’obiettivo è lo stesso: vincere.

Per il candidato del centrodestra Mastrangeli si riparte dal 2-0 del primo tempo, forti, come ha rimarcato, del vantaggio di «dieci punti percentuali» uscito dalle urne. In sostanza, restando in tema calcistico, Mastrangeli punta a conservare il risultato e a chiudere i giochi nella ripresa, cosa che avrebbe potuto già fare se avesse conquistato 179 voti in più di quelli finali, 11.856.

Per il centrosinistra, invece, inizia una nuova partita. Per il candidato Marzi, che ne ha ottenuti 9.419, «si parte dallo 0-0» e il campo largo progressista dovrà dare tutto per rimontare e ribaltare il punteggio. «Il ballottaggio è un’altra storia, è una competizione a due» ha detto. Per l’ex sindaco dem, dunque, sarà un duello tra lui e l’assessore uscente. Proprio come avviene nel calcio quando tra i giocatori nessuno è disposto a perdere. Con la differenza, però, che a scrivere il verdetto sul tabellone luminoso saranno gli elettori.


IL BOTTA E RISPOSTA
La ripresa è cominciata all’insegna dello scontro a distanza tra i contendenti. Marzi, esprimendo soddisfazione per i consensi raccolti dalla sua coalizione (Pd, M5S e cinque civiche), ha commentato: «In questa campagna elettorale ho sentito cifre assurde e ipotesi di vittoria al primo turno, ma noi abbiamo recuperato terreno fino al ballottaggio». Centrando così l’obiettivo della vigilia. E ha subito proposto a Mastrangeli un confronto pubblico: «Scelga lui il giorno e l’ora».

A stretto giro è arrivata la replica, pungente, del rivale: «Il confronto sarebbe più utile farlo tra me e i suoi suggeritori, Zingaretti, Buschini, Pompeo, Fontana, accomunati tutti dal passare da Frosinone solo durante le elezioni» ha dichiarato Mastrangeli.

Parole lette da Marzi come un rifiuto al dibattito, «evidentemente per timore» ha ipotizzato. Poi dal candidato dem la controreplica piccata: «Si getta la palla in tribuna parlando di “suggeritori” e non del merito della questione: approfitto per ricordare a Mastrangeli che in questo ballottaggio l’unico candidato non di Frosinone è lui. Dovrebbe ricordare quando, da candidato sindaco di Ferentino, la sua città, fu sonoramente sconfitto. Si può immaginare di diventare sindaco del capoluogo quando non si è riusciti a farlo nella propria città?».

Un botta e risposta che si è fatto sempre più duro. Il candidato del centrodestra, ribattendo ancora al rivale, ha parlato di «attacchi personali o fake news del candidato Pd», aggiungendo: «Il tipico comportamento di chi non dispone di argomenti validi e spera così, vanamente, di recuperare ben 10 punti di distacco». Mastrangeli, inoltre, si dichiara pronto a sfidare Marzi in piazza: «Sono favorevole solo a un confronto serio e rilancio la proposta di un faccia a faccia con lui, purché si parli di temi che interessano davvero i cittadini di Frosinone, alla presenza di media e con regole certe di intervento».

Poi Mastrangeli prosegue: «Non è mio costume buttare la palla in tribuna per nascondermi o per perdere tempo, tanto più che il risultato della partita, finora, è ampiamente a mio vantaggio e sarà confermato dal responso democratico dei cittadini il 26 giugno.

Ribadisco che sono pronto all’incontro sui temi di carattere ambientale, sociale, amministrativo come l’inefficienza dell’ascensore inclinato, realizzato dalle amministrazioni targate Pd, o i deficit strutturali del bilancio del Comune che, nel 2012, anno del nostro insediamento, erano pari a 50 milioni di debiti certificati dalla Corte dei Conti». Nel caso di un dibattito pubblico, Mastrangeli si augura che si discuta anche del progetto Solidiamo e che Marzi si pronunci sul biodigestore.

Poche decine di minuti e Marzi ha controbattuto: «Sono felice che Mastrangeli abbia cambiato idea su un confronto in piazza, alla presenza dei cittadini. Voglio intanto rassicurarlo: non devo recuperare nulla, si riparte da zero. Ha già proposto quattro temi, sui quali possiamo tranquillamente dibattere. Chiaramente non ci fermeremo a quelli, altrimenti che confronto democratico sarebbe? Vuol pensare di decidere regole e domande da solo? Ne aggiungeremo degli altri. Ad esempio, la scuola container di Madonna della Neve, la viabilità locale e relativi girotondi, la manutenzione stradale, il decoro urbano, la decrescita della città e altro. E ognuno potrà rivolgere domande all’altro». Marzi come location propone piazzale Vittorio Veneto e precisa: «Va benissimo affidarci a un moderatore serio, al di sopra delle parti».

LE MANOVRE
Se il centrodestra ha già dato dimostrazione di compattezza schierando uniti Lega, FdI, FI e quattro civiche, il centrosinistra è chiamato a una doppia prova: tentare di recuperare terreno e di far crescere il campo largo, coinvolgendo Psi (ha sostenuto la candidatura a sindaco di Iacovissi) e Azione (in campo al fianco di Vicano). È questo l’obiettivo del leader frusinate dei dem, De Angelis. Contatti sono stati già avviati.

«Decideremo se schierarci o meno al ballottaggio durante una riunione con i candidati della lista» ha spiegato il leader del Psi, Gian Franco Schietroma.

«Il quadrò sarà più chiaro al termine di una riflessione interna e dopo aver verificato se sussistano le condizioni per un’alleanza» ha affermato il segretario provinciale di Azione, Antonello Antonellis. La giornata chiave sarà domani: si riuniranno i socialisti, mentre il segretario dem Fantini incontrerà Antonellis.

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