Reno de Medici, si corre per avere le autorizzazioni

Reno de Medici, si corre per avere le autorizzazioni
di Alberto Simone
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Sabato 11 Novembre 2023, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 09:55

 

Dopo aver ricevuto l'ok alla proroga della cassa integrazione per altri sei mesi, fornendo così ammortizzatori sociali fino al 20 maggio per gli operai della cartiera Reno De Medici, la dirigenza aziendale avvia adesso l'iter per ottenere tutte le autorizzazioni. Perché se è vero che sono stati tolti i sigilli, è altrettanto vero che la Procura di Cassino non ha concesso un vero e proprio dissequestro ma il riavvio della produzione a "marcia controllata". Sono previste una serie di prescrizioni per il riavvio della produzione a pieno regime e servono dunque nuove autorizzazione.
RDM Group, azienda leader nella produzione del cartoncino riciclato, ha quindi comunicato di aver presentato un'istanza alla Regione Lazio per chiedere il riavvio del procedimento relativo all'Autorizzazione Ambientale Integrata e la convocazione di una riunione in Conferenza dei Servizi per discutere del tema del riciclo dei fanghi primari. L'Azienda fa inoltre sapere che non intende impugnare il provvedimento che dispone il rigetto del dissequestro e che prevede il riavvio della produzione a "marcia controllata", confidente di addivenire a un chiarimento sulle incomprensioni tecniche ancora pendenti nel più breve tempo possibile.

IL TEMPO

In realtà però il tempo stringe. Sei mesi rischiano di non bastare per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per far sì che gli operai possano tornare in fabbrica: rischiano di andare in fumo 300 posti di lavoro, compresi quelli dell'indotto. La preoccupazione tra i lavoratori è tanta anche perché, secondo quanto trapela, potrebbe esserci comunque un ridimensionamento del personale. Tutti scongiurano il rischio peggiore: e cioè quello che le autorizzazioni non arrivino e la cartiera di Villa Santa Lucia si costretta a chiudere i battenti in maniera definitiva.
A palesare tutte queste preoccupazioni sono stati gli operai nell'assemblea che si è svolta ieri pomeriggio nel piazzale dello stabilimento. I segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno illustrato agli operai lo stato dell'arte, e ricostruito con esattezza cosa è successo dal 27 luglio scorso, quando sono scattati i sigilli e il sequestro dell'impianto, fino ad oggi, con tutte le prescrizioni che la Procura ha imposto alla cartiera per la ripresa delle attività.
I sindacati hanno spiegato agli operai di aver interessato della vertenza anche il prefetto, mentre dopodomani, lunedì 13 novembre, il caso della cartiera sarà affrontato anche dalla consulta dei sindaci del Lazio Meridionale. L'appuntamento è alle ore 16 nella sala Restagno del Comune di Cassino. Alla riunione sarà presente anche il sindaco di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro, che spiega: «La notizia della ripartenza, seppur con grandi restrizioni, della Reno De Medici, mi porta come sindaco di Villa Santa Lucia a farmi portavoce, presso il settore all'ambiente della regione Lazio, affinché venga rilasciata al più presto e secondo legge, l'AIA (Autorizzazione Ambientale Integrata). In questo modo la cartiera potrà rispettare i parametri fissati dalla magistratura e tornare ad operare a produrre a pieno regime.
Le sorti dei 300 operai non possono essere lasciate in balìa del tempo: il momento storico è difficile e una decurtazione dello stipendio significherebbe mandare sul lastrico decine di famiglie già fortemente penalizzate da mesi di inattività».
Un'altra riunione sulla vertenza Reno De Medici alla presenza dell'azienda e delle organizzazioni sindacali si terrà nella sede della Provincia a Frosinone.
A convocare il tavolo è stato il presidente Luca Di Stefano e il vertice si terrà nella seconda metà del mese di novembre. Sarà quella l'occasione per valutare se saranno stati fatti alcuni passi in avanti rispetto ad oggi e si valuteranno eventuali azioni da mettere in campo.

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