Industria, via libera
al Super Consorzio
«Un'opportunità per le imprese»

Francesco De Angelis (Pd)
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Venerdì 6 Marzo 2020, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 16:56
Il Tar del Lazio (rigettando i ricorsi dei Comuni di Frosinone, del Sud Pontino, dei consorzi Cosind e Roma-Latina) di fatto ha spalancato le porte al Super Consorzio Industriale del Lazio.
I giudici, infatti, hanno stabilito un principio fondamentale, ossia che «la materia dell'industria, che ricomprende la tematica dei Consorzi Industriali, compete in via esclusiva alle Regioni».
Mentre, dall'altro lato, i ricorsi prendevano di mira l'articolo 40 della legge, nel punto in cui ha istituito il Consorzio unico per tutta la Regione, con la soppressione di quelli esistenti al momento dell'attivazione del nuovo ente.
Dunque, superato ogni dubbio, ora si corre per l'istituzione del Super Consorzio Regionale che il governatore del Lazio ha affidato al commissario Francesco De Angelis, scelto per le sue alte capacità di mediazione ma soprattutto per la sua vasta esperienza (come eurodeputato e come ex assessore regionale alle Attività Produttive ed all'Internazionalizzazione).

I TEMPI
«Spero di portare a termine la fusione entro l'estate - spiega Francesco De Angelis -, con l'approvazione (da parte delle assemblee dei soci degli attuali 5 Consorzi) del progetto di integrazione e fusione».
E l'attuale sede dell'Asi di Frosinone? «Resterà qui, nella nuovissima sede, come struttura operativa; per cui il nostro territorio - prosegue De Angelis - ne uscirà fortemente rafforzato visto che qui si potranno mettere a punto tutte le iniziative industriali che competono al nuovo Consorzio» puntualizza De Angelis.
Competenze che, di fatto, aprono un ventaglio di possibilità enormi per la Ciociaria. 
E vediamole, allora, queste possibilità (inserite nella Legge Regionale del 27 febbraio scorso):
- ricerca di investitori nazionali ed esteri, valorizzazione delle realtà produttive e delle eccellenze regionali;
- promozione e gestione di progetti strategici di innovazione industriale concernenti il recupero delle aree industriali dismesse, la logistica e il rispetto dell'ambiente;
- supporto alla Regione nell'esercizio della funzione di punto unico di contatto e nella valutazione delle ricadute economiche ed occupazionali delle iniziative di investimento;
- cooperazione alla realizzazione di opere per la fornitura di servizi;
- sostegno alla diffusione di reti di telecomunicazioni alle imprese;
- promozione della costituzione di Aree produttive ed ecologicamente attrezzate;
- sviluppo di sinergie di tipo distrettuale;
- erogazione di servizi ad alto valore aggiunto per le imprese;
- gestione di incentivi e contributi a favore delle imprese;
- predisposizione di una mappatura analitica delle aree disponibili;
- supporto alle imprese nella partecipazione ai bandi di finanziamenti regionali ed europei.
«Dunque, come si vede - spiega il commissario De Angelis - non più la gestione del piano regolatore e l'assegnazione delle aree industriali (tipiche dell'odierna attività dell'Asi), ma una nuova mission con obiettivi di alto profilo».

I DUBBI DEL SINDACO
Nonostante queste permesse, però, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, già pone dei paletti e (alla luce della bocciatura del Tar) dice: «Se la visione del Consorzio unico dovesse risultare in contrasto con gli interessi dei singoli territori, in special modo del Capoluogo, procederemo alla costituzione di una differente formula per un nuovo ente pubblico-economico, che rispetti effettivamente i principi della autonomia e del federalismo locale. Del resto - conclude il sindaco -, nel corso degli ultimi anni, il criterio di Roma asso pigliatutto non solo non ha funzionato, ma ha contribuito addirittura a drenare le risorse delle province verso la capitale».

L'ASSO PIGLIATUTTO
Ma questa volta, in verità, è proprio il Frusinate a giocare il ruolo di «asso pigliatutto» perchè, dopo la fase commissariale, è facile immaginare che De Angelis sia confermato come Presidente del Super Consorzio (una sorta di Super Assessorato).
Un presidente che (nominato direttamente dal Governatore) durerà in carica 4 anni. «Perdere questo treno - prosegue De Angelis - significa perdere una grande occasione: non dimentichiamo che appena 15 giorni fa la Regione ha stanziato 4 milioni per le infrastrutture della nostra area industriale. E a breve, posso anticipare, ci saranno importantissime novità che annuncerà lo stesso Zingaretti qui a Frosinone. Quindi, chi è dentro ci guadagna; chi resterà fuori perderà una grande occasione per il territorio e per le imprese».
E, dopo un attimo di riflessione, De Angelis conclude: «Ma sono certo che Nicola Ottaviani, da grande sindaco quale è, non perderà questa occasione».

    
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