Inchiesta sul concorso della Comunità Montana Valle del Liri, la pista dei quiz inviati in anticipo

Inchiesta sul concorso della Comunità Montana Valle del Liri, la pista dei quiz inviati in anticipo
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 27 Giugno 2021, 11:32


Parentopoli al concorso, dopo il sequestrato di smartphone, pc tablet e documenti, l'inchiesta potrebbe allargarsi perché tra gli idonei ci sono familiari e parenti di diversi amministratori locali. La guardia di finanza di Frosinone ha completato nella tarda serata di giovedì scorso l'attività d'indagine delegata dalla Procura di Cassino e compiuta tra la Ciociaria, ma anche Roma e Napoli.

Sotto la lente dei finanzieri del colonnello Gallozzi sono finite le chat, i messaggi e i documenti dagli indagati, nei quali c'è il sospetto che ci siano elementi che provino l'accordo per pilotare il concorso che ha portato all'assunzione di un agente di polizia locale al Comune di Villa Santa Lucia e all'inserimento degli idonei. In totale sono 13 gli indagati, ai quali vengono contestati a vario titolo i reati di abuso d'ufficio, falso in atto pubblico e rivelazioni di segreti d'ufficio.

Tra i tredici indagati l'ex presidente della Comunità Montana Valle del Liri Gianluca Quadrini e Antonio Iannarelli, sindaco di Villa Santa Lucia.

Al centro delle indagini c'è la costituzione della commissione con la quale è stata stilata la graduatoria. Commissione nella quale comparirebbero parenti di amministratori locali della provincia di Frosinone.

Il sospetto è che alcuni dei candidati, 10 per essere precisi, legati da vincolo di parentela con politici ciociari, abbiano avuto in anticipo le domande della selezione che si sono svolte nel settembre 2019 e sono state gestiste dalla Comunità Montana di Arce, quando a presiederla era Gianluca Quadrini (ex forzista, consigliere provinciale e consigliere comunale di minoranza ad Arpino).

LA GRADUATORIA SOSPETTA - Ma perché sarebbe stato pilotato un concorso per l'assunzione di un vigile urbano? La finalità, secondo la Procura, era quella di rientrare tra gli idonei (una quarantina in totale) per poi essere assunti da altri enti che avrebbero attinto, al momento giusto, alla graduatoria finale della Comunità Montana di Arce. La graduatoria sarà valida fino al 2023, ma fino nessun altro Comune l'ha utilizzata.

A far partire le indagini un esposto arrivato in Procura nello scorso autunno. L'inchiesta, va ricordato, è alle fasi preliminari e le perquisizioni sono scattate dopo il rapporto che la Guardia di Finanza di Frosinone ha inviato in Procura e dal quale si evincerebbe una fitta rete di contatti, accertati con l'analisi dei tabulati telefonici durante la sezione, tra alcuni degli indagati e gli idonei al concorso.

Ora si procederà all'estrazione del contenuto degli smartphone, dei pc e dei tablet. Le difese degli indagati, rappresentate dagli avvocati, Vittorio Salera, Sandro Salera, Giacomo Delli Colli, Gianrico Ranaldi ed Edoardo Cacace, hanno la possibilità di chiedere l'incidente probatorio con il quale estrarre, alla presenza dei legali e dei consulenti, le copie dei dispositivi.
 

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