Il richiamo alla legalità come concetto che riguarda tutti è forte. Il questore Domenico Condello lo fa nel corso della festa per il 172° anniversario della fondazione della Polizia di Stato al “Matusa”. Poi fornisce un dato choc: 185 codici rossi nel corso dell’ultimo anno, una violenza contro le donne ogni due giorni. Lì il concetto di rispetto, prima ancora che di legalità, non esiste purtroppo. È una delle riflessioni alle quali chiama il questore, fornendo un numero inequivocabile e ricordando come «con il supporto delle associazioni per la tutela e l’ascolto delle vittime siamo riusciti ad arginare danni irreversibili». A questo si aggiungono i 29 ammonimenti nei confronti di uomini, «strumento che ha consentito di ridurre drasticamente la recidiva di comportamenti violenti».
IL DELITTO
L’altra riflessione è partita dal fatto che «se non esistono metodi infallibili o antidoti per sradicare completamente la violenza e annientare la criminalità, dobbiamo intervenire con risposte concrete da parte di tutti gli attori principali di questa provincia».
I RICONOSCIMENTI
Applausi per le citazioni di Giovanni Falcone sulla necessità di fare il proprio dovere e di Emanuela Loi, l'agente di scorta di Paolo Borsellino, prima donna uccisa in un agguato di mafia e «il sacrificio della quale non è rimasto invano». Il questore ha poi fornito i dati sull'attività svolta (si veda questa stessa pagina), sottolineando «da parte nostra c'è sempre il massimo impegno, sappiamo che la Polizia è più apprezzata e credibile se in grado di rispondere».
Presenti all’evento, fra gli altri, il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, i vertici della magistratura, delle forze dell’ordine, il sindaco del capoluogo Riccardo Mastrangeli, numerosi altri primi cittadini, rappresentanti politici e una scolaresca che poi si è fermata negli stand. Bello il dono della scultura “Spacciamo legalità” realizzata da Franco Gabriele, dirigente superiore della polizia in pensione, che, insieme al figlio Guido, poliziotto in servizio in Questura, ha realizzato l’opera con una finestra che ai "Cavoni” era usata per passare droga. Sempre toccante il momento della consegna dei riconoscimenti, da non perdere il video che l’Accademia di Belle arti in collaborazione con il conservatorio “Licinio Refice” ha realizzato “Conta su di noi” sull’attività svolta dalla Questura quotidianamente. Per dare servizi, senso di sicurezza, essere in prima linea nel costruire legalità.