Estorsione e aggressione al titolare del Caffè Minotti di Frosinone, arrestato Ernesto Barile

Estorsione e aggressione al titolare del Caffè Minotti di Frosinone, arrestato Ernesto Barile
di Marina Mingarelli
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Giovedì 3 Marzo 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 08:39

Titolare del Bar Minotti aggredito alla vigilia di Natale, arrestato Ernesto Barile. Il gip delil tribunale di Frosinone ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 40enne con l'accusa di lesioni personali e tentata estorsione. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura dopo le indagini della Squadra Mobile.
Alla vigilia di Natale Vincenzo Minotti, il sessantenne titolare dell'omonimo locale di via Marittima, era stato vittima di una aggressione all'interno del suo locale da parte di Ernesto Barile che pretendeva ingenti somme di denaro.

Subito dopo il pestaggio (a seguito delle percosse l'uomo ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere) l'imprenditore, che si era rifiutato insieme alla sua famiglia di sottostare a quelle richieste estorsive, nella notte del 26 e 27 dicembre ha subito lo sfondamento di due pesanti vetrine nel suo storico locale, da sempre punto di aggregazione giovanile e considerato fiore all'occhiello della città. All'indomani, accompagnato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Giampiero Vellucci, Minotti si è recato presso gli uffici della Squadra Mobile per fomalizzare una denuncia querela. A quel punto gli uomini agli ordini del dirigente Flavio Genovesi hanno fatto scattare le indagini che sono culminate nella mattinata di ieri con l'esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento è stato notificato presso l'istituto penitenziario di Regina Coeli, dove Barile perché, per i fatti dello scorso Natale, aveva violato gli arresti domiciliari. L'uomo era stato trasferito presso il carcere romano in quanto l'unico dotato di attrezzature per disabili. Barile a seguito ad un incidente con la moto ha riportato gravissime lesioni ad un braccio e l'amputazione di una gamba.

Secondo quanto emerso dalle indagini avviate dagli agenti della squadra Mobile, il 24 dicembre scorso, il 40enne si era recato al Caffè Minotti di viale Marittima pretendendo dei soldi. Una richiesta che era stata respinta energicamente dall'imprenditore. Ed era stato proprio questo rifiuto a scatenare la violenta discussione tra i due. Minotti a seguito di quell'aggressione fisica era stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere, Barile lo avrebbe colpito al volto con un pugno causandogli una ecchimosi oculare.

Ma non è tutto: nelle ore successive a quella aggressione il locale era stato preso di mira da ignoti che hanno mandato in frantumi due vetrine del locale.

Gli investigatori della Mobile avrebbero accertato che il mandante di quel raid sarebbe stato proprio Ernesto Barile.

Gli uomini agli ordini del dirigente Flavio Genovesi sono riusciti a ricostruire quanto accaduto anche grazie alle telecamere di sorveglianza installate dentro il bar e lungo la strada. Il legale della famiglia, l'avvocato Giampiero Vellucci, è sempre più convinto che il suo assistito abbia subìto «un'azione estorsiva in piena regola».
 

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