Una rete territoriale per il rilancio della Ciociaria ripartendo dalla cultura, dal cinema, dal turismo religioso, dalla gastronomia, dall'arte. Prende forma l'idea lanciata la settimana scorsa, in un incontro che c'è stato a Roma all'Emeroteca di Palazzo Venezia, dal sindaco di Arpino e sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ai sindaci e ai rappresentanti del territorio. Ieri ad Arpino il sottosegretario Vittorio Sgarbi e il presidente della regione Lazio Rocca, hanno chiamato a raccolta i sindaci della provincia di Frosinone - alla presenza del prefetto Ernesto Liguori, dei consiglieri regionali e del presidente della provincia Luca Di Stefano - questa volta è stata data forma alla rete di rilancio. Nel secondo appuntamento presso il locale "Cavalier d'Arpino", infatti, sono stati "catalogati" e individuati i gruppo di lavoro, suddivisi per città e territori. Si parte dal Certamen di Arpino con Cicerone, passando anche per i centri che hanno dato i natali ai grandi del cinema italiano e internazionale: Fontana Liri con Mastroianni, Castro dei Volsci e Pastena con Manfredi, Sora con De Sica e non da ultimo Frosinone con i fratelli Bragaglia. Ma anche San Tommaso d'Aquino e il poeta Tommaso Landolfi di Pico. Ci sono poi le eccellenze della gastronomia e le abbazie e gli altri luoghi di culto.
L'OBIETTIVO
«La priorità - ha spiegato Sgarbi - è riuscire a valorizzare il bello della Ciociaria e per farlo è importate creare la giusta sinergia affinché il nostro diventi un territorio attrattivo».
Il piano Sgarbi è sostenuto senza indugi dall'amministrazione provinciale. «Una "Casa della Cultura" della provincia di Frosinone ci permetterebbe di condividere le nostre risorse, le nostre competenze e le nostre esperienze», ha detto il presidente Di Stefano presente assieme al presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini.