Altri 275 nuovi casi e nessun decesso. La curva dei contagi è stabile, ma la provincia di Frosinone resta la provincia laziale più colpita dal Covid. C’è da dire, tuttavia, che i nuovi positivi sono emersi su circa 3mila tamponi, per cui il rapporto positivi-tamponi è sceso sotto il 10 percento. Nel dettaglio nei centri sono così distribuiti: 25 casi a Frosinone e Sora, 23 Alatri, 18 Isola Liri, 15 Monte San Giovanni Campano, 12 Veroli, 10 Cassino, 9 Ceprano e 7 Ferentino.
Nei Comuni
Il record, in generale, lo detiene Cassino, dove ci sono 370 persone positive. A darne comunicazione è stato ieri pomeriggio il sindaco Enzo Salera nella consueta diretta social. Per questo ha raccomandato: «Massima cautela e ha ricordato i provvedimenti duri assunti lungo le vie del centro per la movida selvaggia». Poi ha aggiunto: «Sabato il mercato riprenderà ma, data la delicatezza dei tempi, domani (oggi) ci sarà un vertice in Prefettura con i sindaci dei maggiori comuni per valutare altre misure idonee a contenere il Covid-19».
Il punto è stato fatto anche dal sindaco di Isola Liri, dove il numero dei positivi ha toccato quota 125.
A Pontecorvo, infine, il sindaco Anselmo Rotondo, ha chiarito il numero dei positivi: 60.
A Veroli è stato chiuso il plesso della scuola Crocifisso dopo indicazioni dall’Asl di Frosinone sulla necessità di effettuare la sanificazione a titolo precauzionale del plesso.
Nel Lazio
Nel Lazio sono stati processati 26 mila tamponi, al termine sono emersi 2479 positivi. Nelle province i casi sono stati 734 casi e otto i decessi nelle ultime 24 ore. Nel dettaglio: a Latina 121 nuovi casi e un decesso; a Viterbo si registrano 167 nuovi casi, venticinque i casi con link a casa di riposo Villa Serena di Montefiascone dove è in corso l’indagine epidemiologica, e cinque decessi; a Rieti, infine, 171 casi e due decessi.«Lo voglio dire chiaramente: è impensabile l’idea di fare feste a Capodanno. Soltanto un folle potrebbe pensare di organizzare assembramenti. Si potrà festeggiare in famiglia, con i contatti stretti, purché venga mantenuta la distanza a tavola di un metro, si evitino gli abbracci e non ci siano situazioni di promiscuità» è stata la dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato