Dalle scampagnate alla gita al mare, la nostra Pasqua ciociara quando non c'era il coronavirus

Dalle scampagnate alla gita al mare, la nostra Pasqua ciociara quando non c'era il coronavirus
di Gianpaolo Russo
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Domenica 12 Aprile 2020, 06:00

Chi al mare, chi in montagna, chi impegnato nella classica scampagnata con tanto di barbecue, chi in giro per il mondo, chi invece a casa con amici. La Pasquetta di alcuni dei personaggi di Frosinone si trascorreva così, all’insegna della tradizione e dello stare insieme. Quest’anno, invece, causa epidemia da coronavirus tutti faranno la stessa, identica, cosa: stare a casa. Il Messaggero ha chiesto ad alcuni volti noti della città come gli sarebbe piaciuto trascorrere questi giorni.

Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone
Non potevamo che iniziare dal primo cittadino di Frosinone che in questi giorni, come tutti i sindaci italiani, si appella al buon senso dei cittadini invitandoli a stare a casa. «Io per primo- dichiara - mi adeguerò a questa situazione restando a casa. Di solito la Pasquetta la trascorrevo sui prati per la classica scampagnata con tanto di barbecue ed all’insegna della convivialità oppure nella casa di mare».

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Maurizio Stirpe, presidente Frosinone Calcio
Non cambierà di molto la Pasquetta di Maurizio Stirpe. Il patron del Frosinone, infatti, trascorrerà questi giorni all’insegna della tranquillità di casa. «Non ho mai amato andare in giro in questi giorni di super affollamento - spiega- anche perché erano contrassegnati da traffico e confusione. Così ho sempre preferito restare a casa e riposarmi un po’. Per me quindi cambia poco anche se a mio giudizio a causa di questa epidemia ci siamo un po’ tutti riposati sin troppo. Vorrà dire che ricaricheremo ancor di più le batterie in vista di una ripresa a pieno regime delle attività economiche anche perché ci aspettano mesi impegnativi dove dovremo avere un passo veloce».

Domenico Marzi, ex sindaco Frosinone
L’ex primo cittadino, insieme agli amici più stretti, amava la compagnia e la tradizione. Quest’anno la trascorrerà nella sua casa del centro storico.«Solitamente trascorrevo - racconta - questa giornata con alcuni amici stretti magari in campagna davanti ad un barbecue per trascorrere qualche ora di serenità. Saremo costretti a rinviare queste tradizioni consapevoli però che tutto tornerà come prima e che dovremo cercare di vivere la vita così come siamo stati abituati».

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Mauro Donato, comandante polizia locale Frosinone 
Impegnato nei controlli, il comandate dei vigili è un grande amante della pesca. E questi giorni amava trascorrerli all’insegna della natura e del suo sport preferito. «Essendo amante della pesca – spiega – mi recavo in montagna per trascorrere qualche ora all’insegna della natura vicino a qualche fiume dove poter pescare. Il Tanagro o il Sele in Campania, il Maglia in Basilicata erano le mie mete preferite a caccia di trote».

Paolo Santarelli, ex bomber Frosinone calcio
Calcio e mare era invece la Pasquetta ideale per chi ha vissuto una vita intera sui campi di calcio prima come giocatore ed ora come allenatore. Con il pensiero fisso alla sua vita, agli spogliatoi a quel clima partita che ora gli manca da morire: «Amavo andare in campeggio o al mare – dichiara Santarelli – con gli amici all’aria aperta e con l’immancabile pallone per divertirsi un po’. Il calcio ha sempre rappresentato la mia vita ed ogni occasione, anche a Pasquetta, era l’occasione per tirare due calci al pallone».

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Roberto Ceccarelli, presidente Atletica Frosinone
Uomo di sport, da sempre è abituato ad organizzare eventi e gare di atletica. Anche per lui sarà una Pasquetta diversa: «Questi giorni solitamente li trascorrevo in compagnia di amici, tra barbecue, giocate a carte parlando sempre di atletica. Ricordo ancora tanti anni fa che passammo dal voler trascorrere una Pasquetta sulle montagne sopra Fiuggi e poi finimmo al mare: quasi giunti a Fiuggi infatti ci beccò un forte maltempo con tanto di neve. Così decidemmo di recarci a Sabaudia dove il tempo era migliore. Quel giorno stavo con un giovanissimo Fabrizio Donato (atleta pluridecorato anche alle Olimpiadi, ndr)».

Ennio Scaccia, ristoratore detto Mbriachella
La Pasquetta la trascorreva sempre al lavoro in cucina, nel suo noto ristorante di Maniano, a servire centinaia di coperti. Quest’anno cucinerà solo per la sua famiglia. «A Pasqua ero solito fare sino a 150 coperti ma anche a Pasquetta registravo il pienone. Ora – dice con un pizzico di nostalgia – sono costretto a stare chiuso per l’epidemia e osserverò tutti quei tavoli vuoti».

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Gianmarco Spaziani, radecaro doc
Dalla sua Heidelberg in Germania, trasferitosi per motivi di lavoro, uno dei volti più noti del carnevale di Frosinone (sempre presente anche quest’anno in uno degli ultimi eventi con migliaia di persone in strada prima del blocco totale), per sentirsi più vicino alla sua amata città ha messo sul balcone un tricolore ed una maglia del Frosinone calcio. «Di solito in queste feste anche se da anni lavoro all’estero tornavo nella mia città di origine. Ricordo le scampagnate sui prati o in campagna da parenti con grandi abbuffate soprattutto di trippa. Ora non posso far altro che restare in Germania e seguire seppur da lontano le sorti di questa battaglia che vede l’Italia in difficoltà».

Alessandro Vigliani, associazione "Vivi Ciociaria"
Chi certo non doveva certo aspettare Pasquetta per andare in giro per i monti è Alessandro Vigliani che da anni organizza gite ed escursioni nel Lazio e non solo. A Pasquetta non si sarebbe fatto mancare l’occasione di ricercare luoghi poco frequentati immersi nella natura. «Tra i boschi, sulla neve o in giro alla scoperta di qualche bel paesaggio. Così ho sempre trascorso questi giorni e così avrei fatto anche quest’anno dove mi sarebbe piaciuto recarmi sul Monte Camicia (gruppo del Gran Sasso) e a Castel del Monte immersi nella natura incontaminata».
 

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