Calcio, Frosinone in caduta: i playoff diventano un miraggio

Calcio, Frosinone in caduta: i playoff diventano un miraggio
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Lunedì 22 Marzo 2021, 10:25

Niente da fare. Questa stagione è andata. Il flop del Frosinone è stato certificato dal sesto passo falso casalingo contro il Lecce che sabato scorso ha sbancato il “Benito Stirpe”. Il 3-0 dei giallorossi dell'ex Corini ha riportato a galla tutti i problemi incontrati nell'attuale campionato dai giallazzurri di Nesta i quali contro Brescia in casa e Chievo fuori, nonostante risultati non certo entusiasmanti, si erano resi comunque protagonisti di pestazioni foriere di un potenziale rilancio in classifica. I novanta minuti contro il Lecce, invece, hanno fatto capire una volta per tutte che questo Frosinone è distante anni luce dalla continuità di un apprezzabile rendimento e che la squadra di Nesta, da settimane ormai in caduta libera, deve pensare soltanto a rimboccarsi le maniche in questa settimana di sosta per cercare di concludere con dignità il torneo.

L'obiettivo d'inizio stagione, ossia il raggiungimento del traguardo dei playoff, è tramontato in maniera definitiva proprio con la pesante sconfitta interna contro i salentini, lanciatissimi verso la promozione diretta in Serie A. Per cui quando al termine del campionato mancano 8 giornate, i giallazzurri dovranno riordinare le idee per racimolare, a cominciare dalla gara in casa con la Reggiana di venerdì 2 aprile, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, quei pochi punti in grado di evitare loro ulteriori brutte figure e guai peggiori. E' vero che la zona playout è distante 9 punti, ma se anche la Reggiana che si trova a quota 29 (insieme col Cosenza) dovesse vincere al “Benito Stirpe” il prossimo 2 aprile, la situazione per Nesta e i suoi diventerebbe davvero preoccupante. Il Frosinone, dodicesimo in classifica con 38 punti, da qui al 7 maggio quando il sipario calerà sulla stagione regolare dei cadetti, è atteso da 4 partite in casa e da altrettante in trasferta. Al “Benito Stirpe” affronterà la Reggiana, appunto, il Cittadella, il Pisa e il Vicenza, mentre fuori se la vedrà con la Salernitana, il Pordenone, la Spal e, all'ultima giornata, con la Reggina che ieri ha pareggiato (1-1) col Chievo. Inutile stare qui a pensare a tabelle di marcia, sarebbe controproducente.

I calcoli non portano quasi mai a buoni risultati, piuttosto Nesta in questi giorni pensi a rivitalizzare soprattutto mentalmente la squadra che, contro il Lecce dopo il rigore parato da Bardi a Coda, avrebbe dovuto ruggire come una leonessa ferita e darci dentro con più cattiveria per riequilibrare le sorti della sfida, anziché belare come una pecorella smarrita.

Paradossalmente il rigore parato da Bardi quando il risultato era di 1-0 in favore degli ospiti, invece di mettere le ali alla squadra di Nesta, ha dato ancora più fiducia a quella di Corini che, infatti, ha finito per vincere con un largo punteggio. Contro il Lecce è tornata a galla la fragilità caratteriale del Frosinone che raramente in questo campionato ha avuto la forza di ribaltare una situazione sfavorevole come, invece, è accaduto il 5 dicembre dell'anno scorso in casa contro il Chievo, sconfitto in rimonta per 3-2 dai giallazzurri. Nesta indubbiamente ha le colpe maggiori se il Frosinone, partito per centrare come minimo i playoff, si ritrova invece a otto giornate dalla fine a dover stringere i denti per evitare di soffrire nella volata finale.

E' anche vero, però, che sono i giocatori ad andare in campo e se i risultati non arrivano e la squadra continua a deludere, non può e non deve essere l'allenatore il solo responsabile su cui fare ricadere le colpe della permanenza di una situazione palesemente deficitaria. Se gli attaccanti giallazzurri, come sta avvenendo ultimamente non riescono a segnare neppure a porta vuota, vanificando magari quanto di buon è stato fatto fino a quel momento, e se a centrocampo e in difesa i singoli commettono errori incredibili, è la squadra che deve fare mea culpa e un bagno di umiltà. Se nelle ultime 19 partite il Frosinone ha conquistato la miseria di 3 vittorie - con Reggiana, Entella e Cosenza, formazioni peraltro di bassa classifica - e se l'attacco la butta dentro con il contagocce mentre la difesa prende gol con disarmante facilità, è evidente che i problemi non mancano e dipendono sicuramente dal tecnico, ma forse in larga parte anche dagli stessi giocatori. Nel pomeriggio, intanto, ci sarà la ripresa a Ferentino.
Mau. Di Ri.

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