Coronavirus Frosinone, l'appello della "Rete dei cittadini solidali": «Crescono i nuovi poveri, c'è bisogno di cibo»

Coronavirus Frosinone, l'appello della "Rete dei cittadini solidali": «Crescono i nuovi poveri, c'è bisogno di cibo»
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 18 Aprile 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 14:25

L’emergenza sociale principale resta quella del cibo. Il blocco delle attività lavorative, anche a Frosinone, ha fatto crescere a dismisura il numero delle famiglie che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena. Il Comune sta facendo il possibile per consegnare i buoni spesa: giovedì ne sono stati consegnati altri 450, finora sono state istruite circa 1.700 pratiche. Ma i sussidi alimentari non bastano. E in questo gap un’attività importante la sta svolgendo il volontariato che nel capoluogo ha dato una riposta senza precedenti.

A Frosinone, dall’inizio dell’emergenza, si è costituita la “Rete Cittadini Solidali”: 25 associazioni di estrazione culturale diversa che, grazie al coordinamento del Csv (Centro di servizio per il volontariato), e in collaborazione con il Comune e la Protezione civile, sono impegnate ogni giorno, h24, nell’aiutare le persone più colpite dall’emergenza sanitaria.

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I timori per il dopo. I servizi offerti dai volontari sono molteplici: l’orientamento ai vari servizi, come ad esempio la compilazione dei moduli per i buoni spesa ma anche per gli affitti; ascolto e supporto psicologico; consegna a domicilio della spesa, dei farmaci e degli alimenti a lunga conservazione donati dai benefattori. Ieri alcuni delle persone impegnate nella rete solidale hanno illustrato le loro attività in una videoconferenza stampa.

«L’obiettivo – ha spiegato Cristina Papitto del Csv Lazio – è quello di fare rete e restare sul territorio anche per il dopo emergenza». Fase che rischia di essere ancora più drammatica di quella attuale, perché bisognerà ricostruire un tessuto sociale devastato. Finora le consegne di generi alimentari sono state circa 700. Ma le richieste di cibo arrivano in continuazione.

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I più colpiti. «La nostra preoccupazione è di non essere più nella condizione di poter aiutare tutti - racconta don Ermanno D’Onofrio della Fondazione Il Giardino delle Rose Blu – Alcuni ci chiamano piangendo, altri devono sconfiggere il senso di vergogna, ma in tutti i casi c’è sempre grande dignità. L’altro giorno è venuto un signore, un muratore, è entrato a piedi nel cortile, timidamente: gli ho chiesto se aveva l’auto e mi ha confessato che l’aveva lasciata fuori perché dentro c’era il figlio di 13 anni e non voleva fargli vedere che il padre andava a prendere da mangiare. Gli ho detto che non doveva aver paura di chiedere aiuto, abbiamo fatto entrare il figlio e ci siamo abbracciati».

I più colpiti sono le persone che si sostenevano con lavori saltuari che stanno pagando caro l’isolamento sociale: giardinieri, manovali, colf. Famiglie mono reddito, con bimbi piccoli, spesso neonati.

«Paradossalmente – prosegue don Ermanno – questa crisi sta colpendo di meno quelli che erano abituato a convivere con la povertà. Tante richieste di aiuto arrivano da prima di oggi non si era mai rivolto ai banchi alimentari. Oggi più che mai c’è bisogno di cibo. Quindi ci rivolgiamo a quanti possano dare un loro contributo. In questi ultimi giorni sono aumentate le richieste per bambini e persone celiache».

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L'impegno del Comune. Alla videoconferenza ha preso parte anche la consigliera comunale Sara Bruni: «Faccio un plauso al lavoro che sta svolgendo la Rete. Le richieste per i buoni spesa sono tante, gli uffici comunali lavorano fino a notte. La difficoltà maggiore è stilare la graduatoria, anche perché sono state scoperte tante richieste doppie, provenienti da persone appartenenti agli stessi nuclei familiari».

Tutte le informazioni sui numerosi servizi attivati dalla “Rete cittadini solidali” per l’emergenza Covid-19 Frosinone possono essere reperite sul sito web dell’associazione “Frosinone Bella e Brutta”. Qui è possibile trovare, oltre ai numeri da contattare, anche gli estremi per fare le donazioni dei buoni pasto di cui in questo momento, come segnato dalla Rete, c’è grandissimo bisogno per soddisfare tutte le richieste che ogni giorno arrivano.

Per le informazioni è possibile contattare il numero della Protezione civile di Frosinone attivo 24 ore su 24: 0775-2656775. La Protezione civile rimanderà ai numeri e ai servizi attivati dalla “Rete cittadini solidali” per ogni esigenza specifica.

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